Aggredito da un cane. Si salva per miracolo

Tragedia sfiorata. L’uomo si è visto piombare addosso l’animale dei vicini. Vivo solo grazie alla sua stazza

Poteva finire davvero in tragedia l’aggressione da parte di un cane a un sessantenne di Gavirate, che per fortuna se l’è cavata, si fa per dire, con venti punti di sutura a un braccio e ventuno giorni di prognosi, oltre che con un comprensibile grande spavento. I fatti risalgono a un paio di settimane orsono, ma la famiglia della vittima ha sporto denuncia soltanto alcuni giorni fa.

Il cane, un esemplare di American Staffordshire Terrier, una razza simile al Pitbull, ha aggredito l’uomo che stava rientrando la sera, dopo il lavoro, nella sua casa che si trova nel quartiere di Fignano a Gavirate. Da una prima ricostruzione dei fatti, l’animale di proprietà dei vicini di casa della vittima era al guinzaglio della padrona dal quale si sarebbe però liberato non appena visto il sessantenne avvicinarsi.

Il cane ha aggredito l’uomo ferendolo in maniera seria sia alla gamba, che è stata colpita per prima e poi anche al petto e al braccio, che la vittima ha utilizzato nel tentativo di difendersi dalla furia dell’animale che la proprietaria non era più in grado di tenere.

La violenta aggressione è andata avanti, con il cane che saltava addosso alla sua vittima per cercare di morderla anche alla gola e al viso; a salvare il gaviratese è stata probabilmente la sua altezza e la sua stazza, che gli hanno consentito di difendersi dalla violenza ingiustificata dell’esemplare di American Staffordshire Terrier. Se la vittima fosse caduta a terra, anziché riuscire ad appoggiarsi ad un muro, probabilmente le conseguenze per l’uomo sarebbero state veramente gravi; una figura più esile come quella di un anziano, di una donna o di un bambino non avrebbe probabilmente avuto scampo dalla furia dell’animale.

L’intervento dei famigliari dell’uomo ha fatto sì che la situazione potesse non aggravarsi ulteriormente; la vittima è stata accompagnata all’ospedale di Circolo di Varese, dove gli sono state prestate le prime cure e applicati venti punti di sutura in particolare sul braccio destro, poiché i morsi dell’animale hanno staccato lembi di pelle e raggiunto anche parte del muscolo, con una prognosi di ventuno giorni. A quanto sembra, il cane non avrebbe mai dato segni di aggressività

particolari in precedenza, essendo abituato anche a stare con i bambini. Da una prima ricostruzione del fatto, per cercare di comprendere i motivi che possono avere spinto il cane ad aggredire con tale violenza il vicino di casa, potrebbe essere stato il buio ad aizzare l’animale che nell’intento di difendere la propria padrona si è scagliato su una figura apparsa nell’oscurità, nella quale non ha evidentemente riconosciuto il vicino. Come da prassi in questi casi, il cane è stato portato in canile e sono scattate le verifiche da parte dell’Asl, in attesa delle decisioni che prenderà l’autorità giudiziaria.