Aggrediva con un coltello i passeggeri al T1 di Malpensa: cinese espulso e rimpatriato

L’uomo, noto per episodi di aggressività e armato di coltello, è stato fermato dalla Polizia di Frontiera e accompagnato nel suo Paese d’origine dopo anni di irregolarità sul territorio italiano.

La Polizia di Stato di Varese ha espulso martedì 5 novembre un cittadino cinese, affetto da problemi psichiatrici e protagonista di reiterati episodi di violenza e danneggiamenti presso il Terminal 1 di Malpensa. L’ultimo episodio, particolarmente grave, lo ha visto armato di coltello mentre impediva l’accesso ai servizi igienici nell’area degli Arrivi Internazionali, creando panico tra i passeggeri.

Gli agenti della Polizia di Frontiera sono intervenuti con prontezza, disarmando e immobilizzando l’uomo in sicurezza. Dopo una valutazione psichiatrica all’ospedale di Gallarate, il soggetto è stato rimpatriato grazie al lavoro dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese, che ha curato ogni aspetto organizzativo dell’espulsione.

L’intervento rientra in un’efficace azione di contrasto a comportamenti pericolosi in ambito aeroportuale: dall’inizio dell’anno, la Polizia ha arrestato 8 persone per resistenza e lesioni, indagato 24 individui per aggressioni, e emesso oltre 170 ordini di allontanamento e divieto d’accesso in spazi sensibili come Malpensa.