Coltello in pugno si è impossessato della macchina, una Fiat 600, ed è scappato dopo aver ferito al collo e a un orecchio due persone, il titolare dell’autovettura e un amico che ha cercato di dargli manforte. Ma i carabinieri della Compagnia di Saronno, a tempo di record, lo hanno arrestato. Il responsabile della rapina è un tunisino di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine, per rapina e lesioni personali.
I fatti si sono svolti ieri alle 3.30 quanto è giunta sul 112 Nue una telefonata da parte di un giovane, che avvertiva l’operatore di aver appena subito una rapina nei paraggi della stazione ferroviaria di Saronno. L’uomo era molto scosso e aggiungeva all’addetto della centrale operativa che durante le fasi concitate in cui si era verificato l’evento, aveva avuto una colluttazione col rapinatore a seguito della quale era stato ferito con un’ arma da taglio.
Secondo la ricostruzione investigativa anche una seconda persona sarebbe rimasta ferita nella violenta colluttazione che si è innescata quando il tunisino, residente a Lurago Marinone, nella Bassa Comasca, si era avventato sul proprietario della macchina portandogliela via. La fuga del rapinatore è durata pochi minuti: quello operato dai carabinieri è stato infatti un arresto lampo. L’immediata cattura è stata possibile perché la pattuglia, a quell’ora della notte, stava percorrendo le zone più sensibili della città, controllando minuziosamente il territorio. Ricevuta la comunicazione, i militari hanno individuato l’autovettura oggetto della rapina.
Il conducente sorpreso a bordo del veicolo è stato dichiarato in arresto e ammanettato, mentre l’autovettura è stata restituita al proprietario. I carabinieri hanno potuto ricostruire la nottata da incubo dei due automobilisti. Stando a una sommaria ricostruzione il rapinatore avrebbe aggredito, infatti, entrambi. Nella colluttazione è finito anche l’amico che ha provato a bloccare il rapinatore, difendendo l’automobilista proprietario della vettura. Le due vittime dell’aggressione, due uomini di 46 e 41 anni, residenti in città, sono state refertate da personale sanitario al pronto soccorso dell’ospedale di Saronno: entrambi hanno riportato ferite d’arma da taglio rispettivamente al collo e all’orecchio.
Il tunisino, risultato essere regolare sul territorio nazionale, terminate le procedure di rito, è stato trasferito agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Busto Arsizio. E’ stata ritrovata anche l’arma utilizzata.