ANGERA – La salvezza del punto nascite dell’ospedale di Angera passa anche attraverso l’ago e il filo di alcune volontarie che hanno deciso di mettersi in gioco per il presidio, mettendo in campo quelle che sono le loro conoscenze, capacità e competenze.
L’obiettivo è quello di incrementare il numero di parti all’ospedale di Angera e per riuscirci l’associazione Cucire per Amore si è inventata una bella iniziativa: regalare un kit per neonati a tutte le mamme che decideranno di partorire all’ospedale di Angera.
La questione è molto semplice: Angera rischia di perdere il proprio punto nascite, salvo una deroga da parte del Ministero della Salute, poiché non supera le 500 nascite all’anno. Una nota dolente. La normativa in questo senso non fa sconti a meno di clamorosi salvataggi. Al momento Angera non raggiunge il dato ed è a forte rischio. Ma il territorio si sta muovendo alla grande per cercare di difendere, tutelare e valorizzare, usando ciascuno le proprie armi,
l’ospedale e i servizi che può fornire. L’associazione “Cucire per amore”, un’associazione di volontarie nata dalla voglia di aiutare bambini da 0 a 2 anni le cui famiglie sono in difficoltà. Partendo da due semplici strumenti: l’ago e il filo, queste signore creano con amore abitini, lenzuolini, coperte, golfini da donare a ospedali e istituti del territorio. A volte i capi vengono messe in vendita per poter ricavare fondi (ad esempio l’acquisto di latte in polvere e pannolini). In particolare collaborano con il Centro Aiuto Alla Vita di Milano. Operano all’interno della palazzina comunale che ospita la Protezione Civile di Angera. Nei loro spazi compiono questi lavoretti e lo faranno anche per le mamme dell’ospedale: l’obiettivo è attirare genitori ad Angera, incrementando il numero di nati al presidio angerese. «E’ un’iniziativa molto pregevole – spiega il sindaco Alessandro Paladini Molgora – le volontarie di questa associazione realizzerà ciò che può servire per un neonato, dai tovagliolini, babbucce, copertine in modo da attrarre mamme che volessero partorire ad Angera».
Il filo diretto tra l’ospedale e il territorio è confermato anche da un’altra iniziativa: «In questo caso – aggiunge Molgora – è l’ospedale che da al territorio. Mi riferisco a un baio di borse di studio che verranno consegnate agli studenti angeresi meritevoli grazie ai fondi raccolti nel reparto di Medicina dell’ospedale».
Non dimentichiamo, inoltre, che per difendere l’ospedale di Angera verranno presto consegnate al Ministero e a Regione Lombardia 4.000 firme raccolte dal comitato cittadino.