Agostino, Andrea e Mirko «Il dolore non passa mai»

Un dolore che non si è mai placato ma che anzi continua a essere vivo nella mente e nel cuore dei familiari anche a otto anni di distanza.

Era il 20 novembre del 2005 quando tre giovani del Varesotto, (residente a Gazzada)di 17 anni, (Capolago) di 19 anni e (Azzate) di 21 anni, morirono in un terribile incidente d’auto a Gazzada. Domani cade l’ottavo anniversario, ma il dolore è tuttora vivissimo. «Agostino – racconta la sorella Laura – diceva sempre che quando moriva una persona famosa se ne parlava per parecchio tempo, mentre quando capitava a un comune mortale non se ne parlava mai, anche per questo motivo abbiamo voluto rinnovare il suo ricordo anche a 8 anni di distanza». Nel frattempo la sorella di Agostino è diventata anche mamma di due bellissimi bambini. Il primogenito si chiama Agostino, come lo zio scomparso la sera del 20 novembre.

«È la cosa che mi fa più rabbia – dice la ragazza – mio fratello non ha potuto vedere i suoi nipoti: è davvero un grandissimo dispiacere. Spesso ci penso e ogni volta mi viene la stessa amarezza. Il dolore non è mai venuto meno, anche dopo 8 anni c’è sempre la stessa sofferenza. Il dolore è sempre lo stesso, noi familiari lo immaginiamo in giro a divertirsi, lo pensiamo in viaggio ad apprezzare ogni cosa. Quello che ci manca è il rapporto con lui, abbiamo vissuto insieme davvero poco tempo, siamo sempre stati molto legati ma abbiamo trascorso troppi pochi anni inseme. Non ha mai visto i miei figli».

Agostino era un ragazzo d’oro, una persona perbene, un fratello protettivo e un figlio modello. La famiglia non ha mai dimenticato quel tragico pomeriggio di novembre. Nessuno ha dimenticato il nome,, del conducente della macchina, che ha provocato l’incidente, sulla quale viaggiavano anche i tre ragazzi deceduti: «Da parte mia – dice Laura – non ci sarà mai alcuna forma di perdono, lui l’ha ucciso, in un altro paese più civile del nostro lo avrebbero messo in carcere per anni».

L’incontro con il conducente della macchina che si ribaltò a Gazzada Schianno a due passi dall’imbocco autostradale non c’è mai stato. «Personalmente – dice mamma Agostina – avrei voluto parlarci ma non c’è mai stata questa possibilità, avrei voluto capire da lui cose accadde quel giorno». La carambola mortale distrusse la vita dei tre ragazzi ma anche quella delle loro tre famiglie. E dopo otto anni nessuno ancora è riuscito a darsi pace.

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