AGRA «Ci vedevamo in Comune tutte le mattine. Ormai era diventata una piacevole abitudine per chi, come noi, è più volontario che amministratore pubblico». Ha nel cuore la commozione Angelo Agnesetti, vicesindaco di Agra e braccio destro di Andrea Ballinari, il primo cittadino di Agra morto ieri mattina dopo essere caduto da una pianta che stava potando, in un podere di Dumenza. «Lunedì sera mi ha chiamato – ricorda – per avvisarmi che martedì mattina non sarebbe passato. Doveva tagliare una pianta. Quella da cui è caduto. E adesso non posso non pensare che se, invece, fosse passato in municipio come tutte le mattina ora sarebbe ancora vivo. Sarebbe ancora qui con noi».
Regna la tristezza ad Agra, poco più di 400 abitanti stando ai dati Istat del 2010. La bandiera del Comune è listata a lutto e a mezz’asta. Primo degli omaggio che il paese tributerà al suo sindaco. Un amico più che un amministratore. «Ci si conosce tutti da queste parte e essere sindaco – ammette Angelo Agnesetti – è più un onere che un onore. Per questo l’impegno di Andrea era continuo. Era una persona veramente buonissima. Sia nella vita professionale, sia negli affetti. Bastava vederlo come si prendeva cura dei suoi nipotini».
Rimasto vedovo negli scorsi anni, Andrea Ballinari, aveva sette fratelli e tre figli, un maschio di 29 anni, e due femmine, una di 27 e una di 21 anni. «Non riesco a farmi una ragione di quello che è potuto succedere – si sfoga ora l’amico e il collega di giunta – perché la sua esperienza era notevole e si è sempre dimostrato più che prudente. Posso solo immaginare una tragica fatalità, di quelle che non ti lasciano scampo per la crudeltà
del destino».
E come lui sono scossi, e non potrebbe essere altrimenti, tutti gli impiegati e il personale del municipio. «Quasi una famiglia – sottolineano – che ora ha perso la sua guida». Una guida che non ha mai disdegnato l’impegno in prima persona. «Si dava da fare anche per le piccole cose, dalla pulizia delle strade – confermano – ad alcuni lavoretti senza richiedere aiuti esterni».
Anche per questo, per la sua capacità di mettersi al servizio di Agra e della sua popolazione, sia nel 2004, sia nel 2009, era stato eletto con un ampio consenso di voti.
b.melazzini
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