La star, il politico, il varesino doc, il direttore artistico e il filosofo.
Tutti promuovono Agrivarese, la manifestazione che si stima ieri abbia portato in città qualcosa come 40mila persone. Le stesse presenze registrate dalla fiera di Varese in una settimana.
E c’è chi vorrebbe ripetere l’evento più spesso, almeno due volte all’anno, perché la città in chiave “agricola” piace davvero.
«Ho visto tutti con il sorriso, credo che il punto di forza di Agrivarese sia la genuinità dei prodotti» dice degli Apple Pirates, il cantante che ieri ha partecipato a una jam session insieme a The Piedmont Brothers.
Tutto tra balle di fieno, formaggi tipici e salami nostrani. «Ottima iniziativa per recuperare autenticità – commenta , il presidente del consiglio regionale – Vedo bene questa manifestazione anche per Expo, perché è a base di cibo e tradizione».
«Agrivarese ha successo perché è per tutti, grandi e bambini» spiega , storico presidente dei Monelli della Motta.
«Io penso che bisognerebbe raddoppiarla – aggiunge , direttore artistico di Solevoci Festival – Due appuntamenti consentirebbero di portare in piazza verdura e frutta di stagione e di far conoscere ancora più prodotti varesini». «Un manifestazione così a Varese è doverosa, sia per i produttori che per il territorio – afferma , professore dell’Insubria – È un modo per dare una vetrina alla green economy che in Lombardia ha raggiunto livelli altissimi».
«La produzione bio ha superato quella dell’Emilia Romagna. Il controsenso è che, nonostante questi risultati, e nonostante l’agricoltura stia riportando le persone ad abitare le zone svantaggiate, continua il consumo indiscriminato di suolo». Soddisfazione tra gli organizzatori. «Agrivarese si è confermata anche quest’anno un grande evento di successo – evidenzia il presidente della Camera di Commercio – Un riscontro positivo che premia quegli sforzi per un’agricoltura di qualità che vedono in prima fila, giorno dopo giorno, le 1.736 imprese varesine attive nel settore primario».
«Ci sono tutte le premesse perché nel 2015 la nostra Agrivarese sia inserita nel calendario degli eventi Expo: un traguardo che premierebbe gli sforzi degli organizzatori e degli espositori». Il sindaco: «Finché sarò in carica io questa manifestazione si farà in centro Varese».
Il format quest’anno ha introdotto anche momenti di musica e spettacolo, cosa che ha incoraggiato l’atmosfera di festa. Sotto i cipressi, alle 13, si sono riuniti alcuni ambientalisti con i loro striscioni per una protesta pacifica contro il global worming.
Nel frattempo, vicino a Villa Mirabello, mostrava con orgoglio le sue angurie coltivate a Vedano Olona: «Le mangiano anche in Calabria. Dimostrano che nella vita basta crederci e poi i risultati arrivano».
Unica nota stonata: un po’ di traffico soprattutto al mattino per la chiusura di via Volta, i parcheggi da tutto esaurito e i mugugni registrati in corso Matteotti, tra le bancarelle del mercato dei sapori dell’Insubria. Alcuni produttori hanno disertato il mercatino preferendo montare la bancarella in piazza Monte Grappa, lasciando sguarnito il corso.
Una scelta costosa dal momento che l’occupazione del suolo sotto la torre civica costava circa il doppio.
«Sarebbe stato meglio non sovrapporre il mercatino dei sapori della terza domenica del mese con Agrivarese – suggerisce , che produce miele a Maccagno – Per i produttori sono due occasioni di vendita distinte. Perderne una è un peccato».
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