VARESE – Prima il consigliere Paris che sbatte la porta e lascia il Pd, poi la maggioranza è costretta a bocciare la mozione di uno dei suoi. Due schiaffi in un’unica serata che forse rovineranno il ponte dell’Immacolata al sindaco Galimberti e a buona parte della coalizione che lo sostiene.
A parte l’ufficializzazione dell’addio al Partito democratico di Luca Paris, approdato al gruppo misto, la vera figuraccia per il centrosinistra a Palazzo Estense ieri sera è stata rappresentata dal testacoda nella maggioranza con il clamoroso strappo del gruppo Lavoriamo per Varese che conta ben tre assessori (Catalano, San Martino e Malerba). Motivo del contendere il trasloco del Luna Park e della Fiera della Schiranna, contenuti nella mozione presentata dal consigliere Giuseppe Pullara. La “ratio”? Migliorare la qualità della vita dei residenti nella zona di piazzale Roma e assecondare la vocazione turistica del rilanciato e “ribalneabilizzato” Lago di Varese.
Galimberti gli ha chiesto il ritiro della mozione, che sarebbe stata superata da un documento unitario in preparazione e dall’impegno dell’amministrazione sul tema, già più avanzato rispetto a quanto previsto dal testo di Pullara. Insomma disattento e pure “indietro” il consigliere di maggioranza, che però non si è fatto richiamare all’ordine e ha presentato comunque la sua mozione, trovando due inediti alleati, i gruppi di Lega e Popolo delle Libertà. Si sono astenuti invece i consiglieri di Fratelli d’Italia e Varese Ideale, rappresentata da Stefano Clerici.
La maggioranza dunque è stata costretta a un’indesiderata conta che alla fine ha detto: 16 contrari, 9 favorevoli e appunto due astenuti. Solo un fatto simbolico ovviamente, ma certamente non una bella figura e soprattutto non un gran segnale per la compattezza del compagine di Davide Galimberti.