Tutti fuori dalla piscina, per favore: i giocatori del Milan devono fare il bagno. Questo si sono sentiti dire, un paio di giorni fa, i tanti che avevano affollato la piscina dello Zero Village di Olgiate Olona per fuggire dalla calura. E i bagnanti, ordinati, si sono fatti da parte approfittandone per fiondarsi sui telefonini e scattare un paio di foto mosse e controluce. In pochi si sono scandalizzati. In pochi hanno protestato e nessuno, ci ha detto il proprietario,
ha chiesto indietro i 12 euro dell’ingresso.
Viviamo in un mondo fatto alla rovescia. Noi, se fossimo stati in quella piscina a fare il bagno insieme alle nostre bimbe, probabilmente avremmo assecondato la richiesta dei “campioni” del Milan. Ma in quella piscina non ci saremmo più tornati. E avremmo fatto lo stesso se a cacciarci fuori dall’acqua (anche solo per qualche minuto) fossero stati i calciatori dell’Inter o quelli del Varese di Sannino.
Una scena che ci ha dato francamente molto fastidio, immortalata in un video divenuto virale su Facebook. Brutto vedere tutta la gente uscire dall’acqua, brutto vedere che a nessuno dei giocatori sia venuto in mente di dire “Ma dai, che fate, tornate dentro tutti”. Un calciatore di vent’anni fa, secondo noi, avrebbe fatto esattamente così.
La colpa, certo, è anche nostra. Perché a colpire, in quel video, è anche la mancanza di indignazione da parte della gente. Se a far sloggiare i bagnanti, invece di otto calciatori, fosse stato un politico qualunque, gli avrebbero vomitato i peggio insulti, tirandogli le pietre. Sì: un mondo fatto alla rovescia.