Washington, 20 ago. (Apcom) – Come già l’Unione Europea un mese fa, anche il governo statunitense ha annunciato di voler presentare appello contro la sentenza dell’Organizzazione Mondiale per il Commercio (Wto) nel contenzioso riguardante i sussidi statali all’Airbus.
Washington contesta in particolare la conclusione raggiunta dalla Wto secondo la quale gli aiuti versati all’Airbus negli ultimi quarant’anni non farebbero parte di un programma continuativo di assistenza. La sentenza resa pubblica nello scorso mese di giugno condanna tuttavia come illegali parte dei sussidi erogati dai governi europei al consorzio aeronautico di Toulouse. Il Wto ha ritenuto che parte degli aiuti europei costituiscono delle “sovvenzioni all’esportazione” e come tali proibite, chiedendo a Bruxelles di porvi fine “immediatamente”; la denuncia era stata presentata nel 2004 dal governo statunitense per concorrenza sleale tra Airbus e Boeing.
Secondo fonti vicine al dossier la battaglia legale rischia di
trascinarsi per anni, a meno che le due aziende non trovino un
accordo amichevole fra di loro come quello firmato nel 1992 e
denunciato unilateralmente da Washington perché ritenuto
ingiustamente vantaggioso per il concorrente europeo. L’accordo
permetteva ai due costruttori di ricevere degli aiuti statali,
con un tetto ben preciso. Per quel che riguarda l’Airbus, i Paesi europei sono autorizzati a finanziare fino al 33% dei programmi con degli aiuti rimborsabili, mentre la Boeing può ricevere sussidi tramite la Nasa o i programmi militari pari al 3% del volume d’affari del settore commerciale.
Mgi
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