COCQUIO TREVISAGO Disturbavano i passeggeri dei convogli di Trenord nella tratta compressa fra gli scali ferroviari di Varese e Laveno Mombello.
Al punto che i malcapitati che li avevano incontrati avevano visto il loro viaggio trasformarsi in un inferno. Anche perché spesso ad essere prese di mira erano giovani donne. Studentesse che avevano riferito, denunciando la situazione insostenibile, come più volte fossero state importunate e molestate dal gruppo. Anche in maniera pesante. Ma non solo: le minacce al personale ferroviario erano quasi continue. Perché da mesi i componenti di una sorta di banda, che era diventata l’incubo dei viaggiatori, bivaccavano nelle diverse stazioni della zona, orinando sui muri e importunando i passeggeri anche in attesa dei treni. Senza alcun motivo apparente.
Ora, però, grazie al blitz scattato all’alba di oggi e che ha visto protagonisti gli agenti della Polizia ferroviaria e quelli della polizia locale del Medio Verbano, i protagonisti delle molestie quotidiane, o almeno alcuni di loro, sono stati individuati e denunciati. Si tratta di quattro marocchini, due dei quali irregolari e parallelamente oggetto di procedure di espulsione, tutti di età compresa tra i trenta e i quaranta anni. A loro la Polfer e la polizia locale del Medio Verbano è arrivata dopo una decina di giorni di indagini.
Ma i controlli sulla tratta ferroviaria Laveno – Varese continueranno ancora. Perché altri molestatori potrebbero essere sfuggiti al blitz e sia la Polfer sia la polizia locale non intendono assolutamente abbassare la guardia. A breve, inoltre, anche lo stabile fatiscente, divenuto momentaneo rifugio della banda, dovrebbe essere abbattuto per fare spazio alla riqualificazione dell’area.
b.melazzini
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