VARESE – sei Civici del Castello di Masnago ospitano il nuovo percorso espositivo “Baj, Guttuso, Tavernari. Virtuose relazioni varesine”. Un allestimento inedito con cui il Comune di Varese vuol far conoscere e dialogare tra loro le opere dei tre grandi artisti Enrico Baj, Renato Guttuso e Vittorio Tavernari, accomunati da un legame esistenziale e creativo col territorio varesino. L’inaugurazione del percorso al pubblico è per sabato 2 dicembre alle ore 11.
Ad ospitare le opere sono cinque stanze dell’ala quattrocentesca del Castello di Masnago, che trova il suo perno nella Sala degli Svaghi. L’intento è quello di valorizzare il prezioso patrimonio del Comune di Varese, esponendo e mettendo a confronto opere sia di proprietà dell’Ente sia in comodato, offrendo al visitatore una diversa rilettura della collezione permanente, per arricchire e integrare le diverse mostre temporanee presenti al Castello. Una rassegna di opere e documenti che ha l’intento di coinvolgere i visitatori sul piano espressivo, tematico e culturale, mettendo in rilievo la relazione degli artisti con l’ambiente varesino, come è dimostrato dalle numerose note biografiche che integrano il percorso espositivo.
«Questa iniziativa – spiega l’assessore alla Cultura, Enzo Laforgia – si inserisce nel costante impegno del nostro assessorato finalizzato alla ricostruzione e alla valorizzazione di importanti esperienze artistiche e culturali, che hanno caratterizzato la storia del nostro territorio e che testimoniano la ricchezza del patrimonio custodito presso le nostre collezioni.»
«Lungo il percorso espositivo – aggiunge la curatrice Serena Contini – posto in alcune suggestive sale del Castello, si possono riscoprire sotto una nuova luce i rapporti amicali e professionali tra gli artisti Baj, Guttuso e Tavernari. Si è voluto sottolineare come il rispetto e l’ammirazione delle individuali capacità creative di questi tre Maestri trovarono esplicazione in fruttuose collaborazioni reciproche in ambito artistico, ben evidenziate nelle diverse sale tematiche con la presentazione di opere ad olio, collage, polimateriche, acqueforti-acquetinte, sculture, lastre originali con le relative stampe, libri d’artista, lettere, cartoline, a testimonianza della loro affettuosa frequentazione».
Le relazioni umane e intellettuali tra gli artisti e il più vasto contesto culturale del territorio sono messe in evidenza dal materiale documentario formato da lettere, pubblicazioni d’epoca, schizzi d’arte. Particolare rilevanza hanno le cartelle d’artista, con lo scrittore Piero Chiara come elemento di congiunzione, come ad esempio la cartella d’artista del 1966 intitolata Il povero Turati con un racconto di Piero Chiara e due acqueforti di Renato Guttuso; la cartella d’artista pubblicata nel 1971, Gli Amanti, frutto del sodalizio tra Vittorio Tavernari e Piero Chiara; la cartella d’artista del 1990 con un brano tratto dal romanzo Una spina nel cuore di Piero Chiara e un’acquaforte di Enrico Baj.
Insieme all’allestimento saranno proposti momenti di approfondimento aperti al pubblico, visite guidate ed eventi. Per info museivarese.it.
ORARI D’APERTURA: da martedì a domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00.