ISPRA Un’automobile alimentata a grappa? Non è uno scherzo e neppure fantascienza. Il Centro di Ricerche di Ispra, che da anni si occupa di studiare i combustibili alternativi, sta testando proprio in questi giorni a Venezia un nuovo prodotto a base di bio-etanolo che, miscelato al gasolio, rende il combustibile tradizionale più ecologico, riducendo le emissioni di anidride carbonica, pm10 e altri gas inquinanti. La sperimentazione è stata avviata qualche giorno fa e si chiama “Operazione
Clean Venice”: il nuovo ritrovato, realizzato nei laboratori R&D Magigas, prende le sue origini e la sua forza dal bioetanolo e si chiama D7. Miscelato al normale gasolio da autotrazione, il D7 restituisce nuova vita ai vecchi motori diesel abbattendone in gran parte tutti i fattori inquinanti. Una scoperta importante che, battute a parte, potrebbe dare una mano a combattere l’inquinamento.
I test effettuati ad Ispra hanno definitivamente convinto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto. Renato Chisso. La Regione Veneto, che ha avviato la sperimentazione sul campo, ha infatti come obiettivo principale l’abbattimento nell’atmosfera delle polveri sottili (i cosiddetti pm10) ma anche dell’anidride carbonica, degli ossidi di azoto e degli idrocarburi incombusti. Durante i test è stata riscontrata una riduzione delle emissioni di particolato comprese tra il 21 e il 69 per cento. Questo significa che l’emissione specifica di un autobus equipaggiato con motore Euro 2 che circola in area urbana, responsabile mediamente dell’emissione di pm10 pari a 0,55 grammi per chilometro, potrebbe ridursi a 0,18 grammi a chilometro, con un oggettivo beneficio per l’ambiente. Su tutta la flotta dei mezzi Actv operanti al Lido di Venezia e dedicati al trasporto pubblico su gomma sarà utilizzato il D7.
La durata della sperimentazione veneziana abbraccerà un arco temporale che avrà significative variazioni climatiche: proprio per questo sarà ancor più valida da un punto di vista scientifico. I controlli sulle emissioni saranno effettuati con apparecchiature mobili che saranno posizionate sui mezzi stessi, in modo da permettere un monitoraggio costante in tutte le situazioni operative. Gli autobus, infatti, saranno alimentati e misurati in una prima fase preliminare della durata di alcuni giorni con un normale gasolio commerciale e, per i sei mesi successivi (da marzo ad agosto), con gasolio miscelato con D7. L’attesa maggiore è per la riduzione del pm10 che il motore a base di bioetanolo comporterebbe, ma l’utilizzo dell’additivo Magigas dovrebbe portare ad un calo significativo dell’anidride carbonica, degli ossidi di azoto e degli idrocarburi incombusti. L’aspettativa è alta per questo ritrovato, che promette di dare un contributo concreto e significativo al miglioramento dell’aria che respiriamo e all’ambiente. Il tutto grazie a un po’ di grappa nel motore.
b.melazzini
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