Sei candidati, cinque domande, due minuti per rispondere, in un confronto serrato, educato e chiaro che alle 12 di ieri ha visto la sala consigliare di Malnate riempirsi all’inverosimile. Un confronto tra i sei aspiranti sindaci in corsa alle prossime amministrative organizzato dal sito di informazione www. Malnate.org e moderato dalla firma de La Provincia di Varese .
Tasse, recupero di aree dismesse, lavoro, rilancio del centro storico, edilizia popolare, progetti per l’aggregazione di giovani e non solo. Questi gli argomenti su un piatto estremamente ricco, con estrazione dell’ordine di risposta per i sei candidati dopo ogni domanda.
Al tavolo dei relatori:, sindaco uscente sostenuto dal centrosinistra, , candidato del Movimento 5 Stelle, , candidato di Rifondazione Comunista, , candidato di Rivoluzione Cristiana,, unica donna candidata alla guida della lista civica Malnate Futura e , candidato del centrodestra.
La prima domanda ha riguardato il destino dell’area ex Siome, croce privata che Malnate sopporta da oltre 30 anni. Tutti concordi nella necessità di intervenire, riqualificando in questo modo un’ampia porzione del territorio comunale, demandando però grossa parte della responsabilità al privato proprietario dell’area i cui costi di bonifica sono decisamente ingenti.
Sul tema tasse e tariffe è stato Astuti, sindaco uscente, a sottolineare in merito all’irpef che «Malnate in provincia di Varese è
tra i Comuni con l’aliquota più bassa». Tutti concordi, naturalmente, nello sforzo, in qualità di futuro sindaco, di non aumentare la pressione fiscale sui cittadini, senza però fare promesse esplicite in questo senso «perché i soldi che arrivano dal Governo sono pochi e dobbiamo garantire servizi ai cittadini», ha spiegato Pavesi, Monteleone ha proposto di far pagare l’Imu anche per i rustici, Giganti ha proposto di «tenere qui il ristorno per i frontalieri».Tutti d’accordo nel combattere l’evasione fiscale, rafforzando il già forte rapporto istituito dal Comune con Guardia di Finanza e Agenzia delle entrate.
Sul Pgt tra i sei candidati c’è molta voglia di riqualificare l’esistente, rilanciando il centro storico, invece di costruire nuovi edifici sovra sfruttando il territorio. Riqualificazione dell’esistente anche per rilanciare l’edilizia popolare, «senza creare ghetti», e dando la «precedenza per l’assegnazione degli alloggi prima ai malnatesi», ha detto Giganti. Ex scuola di Rovera: «Vorrei realizzarvi un istituto di formazione al lavoro per tutti i nostri giovani», Barbieri pensa a una mensa popolare con mini alloggi per anziani e giovani coppie, Astuti sposa l’idea di lanciare una sorta di concorso di idee per lasciare la parola ai malnatesi, e sul piatto c’è la proposta di realizzare nell’edificio una casa delle associazioni. Tutti d’accordo su un punto: l’edificio deve essere riutilizzato, altrimenti si perderebbe un’opportunità. Un dibattito pacato, con i candidati che hanno espresso in modo sintetico e chiaro i loro progetti, senza battibecchi o accuse reciproche. Un dibattito chiaro moderato in modo impeccabile dal nostro cronista malnatese Pino Vaccaro.