Al rosario ci sono tutti i suoi amici «Orecchie da elfo, mi mancherai»

Nella chiesa di Induno, i giovanissimi si stringono ai familiari di Gabriele Covino. Parole strazianti di una ragazza online. Il papà: «Per ricordarlo partite dalle moto»

La chiesa parrocchiale gremita. Ci sono i familiari, e , i genitori di , c’è , il fratello più piccolo del sedicenne dallo sguardo cristallino morto nel drammatico incidente avvenuto alle 18 di domenica in via Vetta d’Italia a Varese.

Poi c’è la moltitudine dei ragazzi. Giovani, giovanissimi, con lo sguardo gonfio. Un misto di rabbia e incredulità. È la sera del rosario a Induno Olona, un momento di preghiera per Gabriele.

«Non può essere vero», mormorano gli amici. «Nessuno vuole credere a quello che è successo». Ci sono anche i due ragazzi con i quali Gabriele era uscito quella domenica pomeriggio. Sono i genitori a ricostruire le ultime ore del giovane.

«Era andato a vederli girare»

«Era andato a vederli girare su un pistino da cross – spiegano Silvia e Marco Covino – Amava quello sport. Lui aveva una supermotard, non poteva ancora correre. Era andato a vederli girare».

Poi i problemi alla moto che di partire non voleva saperne. E quella candela arrivata a risolvere il problema.

«Gabriele aveva fatto un giro di prova dopo il cambio della candela – racconta la madre – per vedere se la moto avrebbe tenuto. Quando è successo stava tornando dai suoi amici che lo stavano aspettando».

Questione di minuti, che ai tantissimi amici di “Covi”, come lo chiamavano in molti, pare cosa assurda. «Deve essere scivolato – spiega la madre – L’incidente è avvenuto lungo un rettilineo liscio». Gli accertamenti sono in corso. Per la procura, però, Gabriele avrebbe perso il controllo della moto andando a sbattere. La morte causata da un grave trauma toracico.

La moto del ragazzo è già stata sottoposta ad accertamenti: non ci sono segni d’impatto con un altro mezzo. Tanto che il pubblico ministero di turno vorrebbe evitare l’autopsia sul corpo del giovane qualora non emergano altri elementi.

Un gesto d’attenzione verso i familiari. Gli amici, intanto, continuano a scrivere: «Parole da scrivere non ce ne sono…Ci sarebbero ma non riesco a trovarle perché mi manchi già troppo e tra lacrime e pianti scrivere non è facile…Ti posso solo dire che sei stato un grande amico e che ti ho subito voluto bene. Mi mancheranno le tue orecchie da elfo e i tuoi occhi azzurri come il mare. Mi mancherà tutto di te.. Hai lasciato in tutti un grande vuoto. Riposa in pace”, scrive una ragazza sulla bacheca Facebook do Gabriele.

«All’Eicma ci siamo divertiti»

C’è chi ricorda la visita all’Eicma «proprio venerdì scorso. Ci siamo divertiti come pazzi» e c’è l’amica che racconta degli sfottò bonari tra ragazzi. Infine c’è il “fratello acquisito”, che scrive: «Il migliore,ci bastava uno sguardo per capirci,sapevo tutto di te e tu tutto di me,so che sarai sempre con me a proteggermi..sarai sempre il mio angelo».

La data dei funerali non è per ora ancora stata fissata. In mille vorrebbero trovare qualcosa per ricordare Gabriele. E un’indicazione arriva dalla famiglia: «Al primo posto per lui c’erano le moto – dice Marco Covino – Per ricordare Gabriele bisogna per forza partire da lì».n