GALLARATE – Si terrà domani, lunedì 29 maggio, presso la sala commissioni a palazzo Borghi il tavolo di confronto con tutte le forze politiche cittadine e i rappresentanti del territorio in Regione, sperando di mettere un punto alla questione del reparto di cardiologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Gallarate.
Bisogna “trovare una posizione condivisa per rafforzare il ruolo di chi rappresenta la città quando si parla dell’ospedale” dice il consigliere regionale Luca Ferrazzi, della Lista Moratti, rispondendo alla tante polemiche di questi giorni.
Le parole di Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, sulla vicenda
Tutti quanti a Gallarate abbiamo a cuore il destino del Sant’Antonio Abate ma trovarci noi senza i referenti di Regione Lombardia, che sono quelli che devono illustrare le idee ed i programmi, ha poco senso. Capisco che qualcuno, al di là dei proclami, si voglia un po’ mettere in mostra.
Anche se vi è da dire che l’esodo di medici da Gallarate ha avuto in molti casi come approdo non tanto il privato (o la Svizzera, come aveva detto Bertolaso) ma altre realtà del pubblico in aziende circostanti.
La rassicurazione del governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana
L’ospedale di Gallarate è in difficoltà come tutti gli ospedali d’Italia perché mancano i medici. Tutti i governatori di tutte le Regioni lamentano la mancanza di medici perché è stata sbagliata la programmazione.
La cardiologia non chiuderà, l’ospedale di Gallarate continuerà ad essere efficace ed efficiente. Nessuna volontà di penalizzare, se i medici non partecipano ai concorsi si rischiano di creare queste situazioni. L’ospedale unico sta andando avanti, verrà realizzato, secondo quelle che sono le richieste che vengono dal territorio.