Al vigile parte un colpo. «Si è sentito minacciato»

L’incidente durante una maxi-operazione coordinata dai carabinieri. Nessuno è rimasto ferito

Operazione anti-prostituzione della polizia locale, un’auto non rispetta l’alt e un agente esplode un colpo di pistola. Scatta l’inchiesta interna, per capire se l’utilizzo dell’arma abbia seguito le procedure previste. Ma l’assessore alla sicurezza si schiera con i suoi vigili: «Sono orgoglioso del fatto che si rendano disponibili per effettuare servizi ad alto rischio a supporto di polizia e carabinieri».

L’episodio è successo venerdì notte, nel corso della maxi-operazione di controllo del territorio coordinata dai carabinieri, nella quale sono stati impiegati anche tre agenti della polizia locale, definiti «operatori professionali in grado di operare in condizioni di rischio per effettuare servizi a tutela della sicurezza urbana», a bordo di due pattuglie.

L’auto-civetta con a bordo gli agenti si è avvicinata per un controllo ad un’automobile che aveva appena “caricato” una prostituta al distributore di benzina sul Sempione, vicino alla rotonda di via dei Sassi: ma mentre gli agenti stavano per scendere e procedere all’identificazione, l’auto è partita a gran velocità, così un agente ha estratto la pistola e ha esploso un colpo. Nessun ferito, ma come da protocollo e come atto dovuto, è partita un’inchiesta interna che servirà ad accertare la dinamica dei fatti e a determinare se gli agenti abbiano rispettato le procedure. L’agente avrebbe riferito di aver sparato per il timore che l’auto avrebbe potuto investirli.

Come da prassi, gli atti porteranno all’apertura di un fascicolo d’indagine in Procura. «L’indagine farà il suo corso e sono sicuro che tutto verrà chiarito – sostiene l’assessore Rogora – ma se anche fosse stato commesso un errore, spero che tutto il corpo di polizia locale, come una famiglia, si stringa attorno a questo bravo agente, che come tanti suoi colleghi rischia e affronta servizi ad alta tensione come quello dello scorso fine settimana, per uno stipendio inadeguato. Ricordiamoci sempre a quanti carabinieri e poliziotti che non hanno utilizzato la loro arma d’ordinanza, poi siamo andati a portare i fiori…».

Rogora difende a spada tratta l’operato dei suoi “uomini”: «L’esito di quell’operazione parla da solo, tra prostitute, spaccio e persone che guidano in stato di ebbrezza. Se il nostro territorio avesse organici delle forze dell’ordine adeguati, non dovremmo mettere a disposizione gli agenti di polizia locale. Ma se vogliamo che si faccia controllo del territorio come si deve, episodi del genere prima o poi capitano. L’importante è che non vengano strumentalizzati contro chi fa un gran lavoro».