Belgrado, 22 gen. (TMNews) – Il giorno dopo i violenti scontri tra forze dell’ordine e manifestanti antigovernartivi, in cui sono rimasti uccisi tre civili, a Tirana il clima “è assolutamente tranquillo, le aziende non hanno interrotto il loro lavoro ed è una giornata come tutte le altre, anche se di grande rammarico e tristezza per le vittime”. A smontare lo scenario “da guerra civile” immortalato dalle immagini arrivate ieri dalla capitale albanese è Vincenzo Pastoressa, vicepresidente della Camera di commercio italo-albanese, contattato telefonicamente da Tmnews, che assicura “nessuno in Albania vuole altre violenze”.
Profondo conoscitore del paese dove vive da 15 anni, l’imprenditore esclude il ripetersi dei fatti ieri nelle manifestazioni convocate per la prossima settimana tanto da maggiornaza che da opposizione: “in generale – spiega- nessuno in Albania vuole scenari del genere, ieri si è trattato di una manifestazione che è degenarata per colpa di pochi che hanno perso il controllo come può avvenire, del resto, in qualunque altro paese europeo, ma la maggioranza degli albanesi, indipendentemente dal colore politico, non è per la violenza”.
Dal suo ufficio in pieno centro a Tirana, Pastoressa è stato testimone diretto degli scontri di ieri pomeriggio e descrive come “già dalle ore 19:00 la situazione in città era tornata completamente sotto controllo, ho raggiunto a piedi la mia abitazione senza alcun problema, anche se certo si respirava un clima di amarezza, come è comprensibile quando ci sono dei morti”.
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Iso
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