VARESE Il primato di gattini abbandonati lo ha Cantello, dove proprio l’altro giorno sono state trovate due gatte con i piccoli, per un totale di dieci animali da sistemare.
Poi vengono Arcisate e Induno Olona. «È un continuo trovare micetti – dice Enrica Miraglia, presidente dell’associazione A Mici Randagi – Il problema è che nella nostra provincia i proprietari dei gatti non se ne sentono responsabili. I gatti che troviamo, infatti, non sono abbandonati nel senso più
tradizionale del termine, ma sono i figli di animali non sterilizzati, che hanno in molti casi un padrone che non si cura di loro».
Il fenomeno del randagismo è cambiato. Non più l’animale legato al palo dell’autostrada, ma comportamenti irresponsabili che in gran parte vengono portati avanti senza che i proprietari se ne rendano conto.I dati illustrano bene la situazione. Nella provincia di Varese A-Mici Randagi è titolare di 150 colonie feline (di cui 85 in città), nelle quali sono nati solo due gattini dall’inizio dell’anno a oggi. Ai canili Gallarate e Cittiglio, invece, ne sono stati portati oltre 95.
«Animali che in grande parte sono destinati a morire perché l’emergenza è troppo grande per poter essere gestita. In molti casi si tratta di mici che devono essere allevati con biberon ogni due o tre ore, cosa impossibile da gestire in una struttura (e anche in una casa, dal momento che si richiede ai volontari un impegno 24 ore al giorno)».
«Il terrore è che, con l’estate, la situazione sfugga dal controllo – continua Miraglia – Le persone devono imparare che avere un animale richiede prendersene cura in tutto e per tutto. Non si può adottare un micino e poi darlo via, per esempio con la gravidanza per il pericolo di toxoplasmosi. O quando si teme che il bambino abbia un’allergia che, nella maggior parte dei casi, non è mai riconducibile al pelo degli animali. Un padrone responsabile dovrebbe pensare a cosa fare dei propri animali anche nel caso venga lui stesso a mancare, trovando qualcuno disposto a prendersene cura».
Chi trova un animale abbandonato o smarrito deve chiamare la polizia locale. Saranno gli agenti a mettersi in contatto con le strutture che si occupano di animali per trovare una soluzione. «I consigli per il resto sono sempre gli stessi, ovvero non regalare mai un animale. Adottare un micetto deve essere una scelta consapevole che parte dall’individuo – continua Miraglia – Ricordo anche che l’abbandono di animali è un reato penale e che, prima di prenotare le ferie, bisogna trovare loro una sistemazione. Anche chi vuole far fare i piccoli al proprio gatto dovrebbe pensarci bene: cucciolate volute incappano spesso nel problema della cattiva gestione».
Per concludere: «Chiediamo alle amministrazioni di collaborare con noi sensibilizzando i cittatini, perché i continui ritrovamenti di micini sono diventati un problema».
s.bartolini
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