Arriva l’ambrosia, il calendario dei pollini registra la prima impennata. L’Altomilanese continua ad essere una delle capitali mondiali dell’infestante. Gli studiosi: «In trent’anni a Busto è più che triplicata la sensibilizzazione all’ambrosia».
Il calendario pollinico settimanale del dipartimento di allergologia dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio, quasi una “bibbia” da consultare religiosamente tutte le settimane per il popolo degli allergici, ha iniziato a segnalare da domenica 24 agosto la prima impennata dei pollini da ambrosia. Una media giornaliera di circa 115 per ogni metro cubo di aria, contro una media che durante la settimana precedente si era fermata tra i 30 e i 60 pollini, anche se gli esperti ricordano che nelle giornate di pioggia la conta risulta drasticamente in calo.
Sta iniziando il periodo “clou” di diffusione della fastidiosa infestante, ogni anno tra fine agosto e inizio settembre. Per gli esperti allergologi quest’anno, vista la stagione piovosa, l’ambrosia arriva «un po’ in ritardo, ma più cattiva».
Un vero incubo d’estate in un territorio, quello dell’Altomilanese (o basso Varesotto) che è ormai da tempo considerato tra le capitali mondiali nella diffusione dell’ambrosia, con più del 10% della popolazione coinvolta nel problema. Al recente convegno medico “Ambrosia Day” a Rho, gli specialisti del reparto di pneumologia dell’ospedale di Busto Arsizio hanno sottolineato l’evoluzione dell’infestante negli ultimi trent’anni, da un picco di 125 pollini al metro cubo di media del 1988 ai 672 del ’98 e ai 780 del 2009. Nello stesso periodo «la sensibilizzazione all’ambrosia» nei pazienti allergici «è passata dal 22,8% al 71%», con una stabilizzazione negli ultimi anni.
L’allergia comincia a manifestarsi con sintomi quali asma, rinite o raffreddore, fastidi al naso, occhi rossi, prurito. Tanto che molti degli allergici tendono a programmare le ferie proprio in questo periodo, per sfuggire ai pollini. E da giorni agli uffici comunali arrivano richieste di sfalciare i terreni infestati, come quello del cantiere del palaghiaccio, in passato già ribattezzato “pala-ambrosia”. Il Comune, con l’assessore ai lavori pubblici , ha già previsto «un progetto straordinario da 200mila euro per combattere alla radice le infestanti come l’ambrosia, con il diserbo oltre allo sfalcio». Ma se ne riparlerà l’anno prossimo, visto che il piano delle opere pubbliche verrà approvato a fine settembre insieme al bilancio 2014.
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