Allerta bocconi avvelenati nel Verbano e nel Novarese: appelli di massima attenzione per i proprietari di cani

In un momento in cui la sicurezza degli animali è messa a dura prova da atti insensati come questo, la comunità è chiamata a collaborare e a segnalare tempestivamente qualsiasi sospetto (foto d'archivio)

VERBANO – Negli ultimi giorni, diverse segnalazioni di bocconi sospetti, probabilmente avvelenati, sono emerse in varie località del Verbano, del Cusio e del Novarese, allertando i proprietari di animali domestici. Gli stessi allarmi sono giunti anche dalla vicina Svizzera, in particolare dalla zona di Mendrisio. Le preoccupazioni riguardano soprattutto i cani che, durante le passeggiate, potrebbero entrare in contatto con queste esche pericolose.

Sui gruppi social locali, in particolare il gruppo Facebook “Animali smarriti o ritrovati nel Novarese”, si stanno moltiplicando gli avvisi rivolti ai padroni di cani affinché prestino la massima attenzione durante le uscite. Numerosi avvistamenti di bocconi sospetti sono stati segnalati in vari punti del territorio, tra cui il sentiero che dal cimitero di Agrano, frazione di Omegna, conduce a Crabbia di Pettenasco, ma anche a Gravellona Toce e Trobaso di Verbania. In particolare, preoccupano le zone boschive di Briga Novarese, le vicinanze del parco giochi di Cressa, e il quartiere Rizzottaglia di Novara.

Gli appelli ai cittadini si stanno intensificando, poiché il rischio per gli animali è molto elevato. Gli esperti invitano a prestare attenzione anche durante le passeggiate nei boschi e nelle aree più isolate, dove le esche pericolose potrebbero essere disseminate. Si raccomanda di evitare che i cani ingeriscano qualsiasi tipo di cibo trovato per strada e di monitorare attentamente il comportamento dei propri animali.

In un momento in cui la sicurezza degli animali è messa a dura prova da atti insensati come questo, la comunità è chiamata a collaborare e a segnalare tempestivamente qualsiasi sospetto alle autorità competenti per prevenire danni irreparabili.