Nairobi, 12 ago. (Ap) – Il loro handicap non li ha fermati: tre uomini, veterani di guerra americani, sono riusciti ad arrivare in vetta al Kilimangiaro, la montagna più alta del continente africano (5.891 metri), nonostante due di loro avessero entrambi gli arti inferiori sostituiti da protesi artificiali e il terzo una gamba sola: Neil Duncan, Dan Nevins e Dirk Bauer hanno coronato il loro sogno dopo sei giorni di faticosa ascensione.
“Se tre mutilati di guerra, di tre conflitti differenti e di due generazioni diverse, ‘letteralmente’ su una gamba sola, riescono a salire il Kilimangiaro, i nostri altri amici disabili possono sicuramente farsi forza e andarsene a passeggiare, a nuotare, o comunque condurre una vita sana”, ha esortato Bauer, il più anziano del gruppo, 62 anni.
Reduce del Vietnam, Bauer è direttore esecutivo della Disabled Sports USA, un’organizzazione con sede a Washington che promuove le attività e la partecipazione sportiva per le persone con handicap. Gli altri due componenti della spedizione sono un reduce dell’Iraq, Den Nevis, 37 anni, e il più giovane del gruppo, 26 anni, Neil Duncan, reduce dell’Afghanistan, dove un ordigno su strada gli ha portato via entrambe le gambe.
Fcs
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