Cosa salviamo di questa trasferta piacentina? Il gol di Montini, certo. L’interruzione della striscia negativa dopo quattro sconfitte, anche. E poi? Diciamo che può bastare così. Perché non ci si può certo entusiasmare per il misero punticino portato via – comunque con merito – dal “Garilli” contro un assai modesto Pro Piacenza.
«Dobbiamo provare a vincere tutte le partite» aveva annunciato mister Mastropasqua alla vigilia. Beh, diciamo che i tigrotti non sono apparsi esattamente animati da un sacro fuoco. Furore agonistico, se n’è visto pochino. Non certo quello di una squadra che, con l’acqua alla gola, deve riversare in campo anche qualcosa in più del 100%. Sia chiaro, non stiamo parlando di impegno: quello c’è stato. Non si è vista però la convinzione, la voglia che dovrebbe avere una squadra a dir poco con l’acqua
alla gola. Tanto più dopo la vittoria dell’AlbinoLeffe (anche se i biancoblù, come ha fatto sapere Mastropasqua, sono scesi in campo senza essere al corrente della vittoria dei seriani). E tanto più dopo l’ennesimo cambio di allenatore, auspicato da buona parte del gruppo, in particolare dai senatori, insofferenti nei confronti della gestione Pala.
In questa prima partita dopo l’esonero del tecnico di Treviglio ci si aspettava insomma di vedere un po’ più di spregiudicatezza, di coraggio. Non ci riferiamo al modulo (Mastropasqua ha riproposto il “suo” 4-3-3); ma all’atteggiamento, allo spirito. Anche perché dall’altra parte c’era un Pro Piacenza abbordabile, sottotono, battibile. Ma quasi mai i tigrotti hanno dato l’impressione di poter portare a casa l’intera posta.
Anzi, ad andare in vantaggio sono stati proprio i rossoneri di Viali, grazie a un gol da antologia di Danilo Alessandro: è quasi la mezz’ora quando il siluro dai venticinque metri dell’attaccante rossonero si infila all’incrocio. Nulla da fare per Demalija (classe ’98), in campo dall’inizio al posto dell’infortunato La Gorga. Il pareggio biancoblù arriva al 41’ del primo tempo: sugli sviluppi di un corner, Santana dalla destra pennella un cross chirurgico a centro area per Montini, che a centro area, di testa, trafigge Fumagalli. I due gol sono gli unici due lampi di un primo tempo alla valeriana. E la ripresa? Idem. Equilibrio, calcio orizzontale, sonnolenza. I 300 spettatori del “Garilli”, autentica cattedrale nel deserto, non possono far altro che sbadigliare. L’unico sussulto dalle parti di Fumagalli arriva al 41’, ma il diagonale di D’Alessandro viene deviato in corner dal portiere rossonero. Finisce 1-1, risultato giusto. Ma con la vittoria dell’AlbinoLeffe sul Cuneo, i tigrotti sprofondano a -11 dai seriani. E domenica allo “Speroni” arriva l’Alessandria. Per evitare un’altra sconfitta, servirà un atteggiamento meno rassegnato di quello visto ieri.
Fumagalli; Calandra, Piana, Bini, Ruffini; Carrus, Aspas (35’ st Maietti), Barba; Alessandro, Rantier (33’ st Speziale) Orlando (Bertozzi, Sall, Gomis, Schiavini) All. Viali.
(4-3-3) Demalija; D’Alessandro, Pisani, Ferri, Possenti; Coppola Sampietro, Taino (20’ st Capua); Marra (27’ st Vettraino), Montini (33’ st S. Vernocchi), Santana (Monzani, Zaro, M. Vernocchi, Douglas, Guercilena, Ravasi) All. Mastropasqua.
Sassoli di Arezzo (assistenti Selicato di Siena e Magri di Imperia).
Spettatori 300 circa. Ammoniti Coppola, Taino (PPa). Angoli 0-3.