Nuovo incidente, ieri mattina, su una delle isole salvagenti di via Carlo Noè. Nessun ferito, ma si riaccende il dibattito sull’effettiva utilità dei manufatti da poco installati. La posa di questi spartitraffico avevano subito destato perplessità tra gli automobilisti. Proprio qualche giorno fa un’altra vettura che aveva “centrato” in pieno una di queste strutture, piegando il cartello stradale che lo segnalava, aveva scatenato il web.
L’intervento di Guenzani
Sulla pagina Facebook “Sei di Gallarate se..” tanti detrattori, che li definiscono un pericolo per gli automobilisti, ma diversi anche i difensori, secondo i quali basta rispettare i limiti di velocità per evitare incidenti.
Fino a che il sindaco non è intervenuto, a mezzo stampa per spiegare come l’obiettivo sia quello di «tutelare i pedoni» quando attraversano strade come via Carlo Noè, lungo le quali «spesso gli automobilisti disattendono i limiti e si registrano incidenti».
Salvo assicurare che gli effetti di questi spartitraffico centrali sarebbero stati monitorati, «anche perché la loro installazione è a carattere sperimentale».
E certamente l’incidente di ieri mattina, che ha coinvolto una Fiat Punto che percorreva via Carlo Noè in direzione sud all’altezza del palazzo Yamamay, sarà uno di quegli episodi per valutare la bontà dei manufatti.
La risposta di Cassani
Il tema, c’era da scommetterci visto il periodo, sta anche diventando argomento di campagna elettorale. , possibile candidato leghista alla guida di una coalizione di centrodestra, li ha definiti senza mezzi termini come il frutto di una «viabilità creativa dei progettisti naif». E proprio la Lega Nord ha dedicato un lungo post su Facebook alla questione, corredato dalla foto di una carrozza con i cavalli che, secondo i padani, rappresenterebbe il traffico lungo via Carlo Noè così come immaginato dalla giunta di centrosinistra.
Ironia a parte e Codice della strada alla mano, secondo il Carroccio «le isole salvagente non sono previste per le strade di tipologia D», ovvero per le «strade urbane di scorrimento» come appunto sarebbe proprio via Carlo Noé. Non è tutto: «in fase sperimentale, così ha definito la situazione lo stesso sindaco Guenzani, le isole dovrebbero essere a raso. Mentre queste sono non sormontabili».
In altre parole, dovrebbero somigliare più alla rotonda tra via Pegoraro e corso Cristoforo Colombo. Sia come sia, di queste isole si parlerà almeno fino alle elezioni della prossima primavera.n