Non è stata esattamente una vigilia tranquilla. Oggi alle 17.30 la Pro Patria sarà ospite dell’Alessandria al Moccagatta per la 10ª giornata di un campionato ancora senza gioie. Ma nella giornata di ieri è successo un po’ di tutto: Fulvio Collovati si è dimesso, sono arrivati i deferimenti per il calcioscommesse ed è stato interrotto il silenzio stampa. Dunque, ieri Fulvio Collovati ha rassegnato le dimissioni dagli incarichi di amministratore delegato e direttore generale della società: deleghe che passano a Patrizia Testa, nominata nuovo amministratore delegato del club di via Ca’ Bianca.
Un mezzo terremoto, ma non del tutto inatteso. Anzi. Proprio su queste colonne avevamo dato conto dell’intenzione di Collovati di dimettersi già dopo la sconfitta interna con il Cittadella del 14 ottobre. Proposito poi rientrato, ma l’insofferenza dell’ex campione del mondo era evidente da qualche tempo anche agli sguardi meno attenti: sempre più rare le sue apparizioni agli allenamenti della squadra. Il campione del mondo ’82 rimane comunque all’interno del consiglio di amministrazione della società.
È peraltro molto forte la sensazione che queste dimissioni siano solo la prima tappa di un progressivo disimpegno da parte di tutto il gruppo Sport Plus 4 You, che detiene il 70% delle quote. E in questo senso la nomina di Patrizia Testa come nuova ad certifica un coinvolgimento sempre maggiore della componente bustocca alla guida della società. Ma su questo potremo chiedere lumi al presidente Emiliano Nitti, visto che (ed è la seconda notizia di giornata) da oggi il silenzio stampa è ufficialmente interrotto: le bocche erano cucite dallo scorso 16 ottobre).
Ultimo, ma non certo meno importante: sono stati ufficializzati i deferimenti nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse “Dirty soccer”. Figura la Pro Patria per responsabilità oggettiva. E tra i 52 soggetti coinvolti ci sono gli ex giocatori biancoblù Andrea Ulizio, Vincenzo Melillo e Adolfo Gerolino, l’ex tecnico Marco Tosi, oltre a Mauro Ulizio (definito dalla procura di Catanzaro «socio occulto e direttore di fatto» della Pro Patria) e il suo collaboratore Massimiliano Carluccio. Le partite incriminate sono Cremonese-Pro Patria 3-1 del 15 dicembre 2014, Torres-Pro Patria 4-0 dell’11 gennaio 2015 e Pro Patria-Pavia 2-3 del 17 gennaio 2015. Oggi alle 17.30 i tigrotti fanno visita all’Alessandria per interrompere il digiuno di punti. Un compito quasi proibitivo considerando il divario che separa le due formazioni. Come se non bastassero gli altri otto infortunati, mister Pala continua a perdere pezzi: anche Salifu darà forfait per un problema muscolare alla coscia accusato in allenamento (possibile stiramento). L’undici anti- Alessandria non dovrebbe discostarsi da quello di domenica scorsa, né per il modulo (4-3-1-2), né per gli interpreti, con il solo spostamento di Coppola dietro le punte (al posto appunto di Salifu) e l’inserimento di Douglas in mediana. Pala però sta valutando anche la possibilità di schierare una difesa a tre (Zaro, Ferri, Pisani).
Per conquistare almeno il primo punto della stagione i tigrotti sono costretti a disputare una gara perfetta, limitando al minimo gli errori in fase difensiva: una costante finora, così come la sterilità in attacco. I grigi di mister Gregucci, schierati col 4-3-3, possono infatti contare su una batteria di attaccanti di livello top per la categoria. La Pro Patria pensa al complicatissimo presente, ma comincia a pianificare anche il mercato invernale, che sarà decisivo per tentare l’impresa salvezza. Ieri mister Pala ha pranzato con la dirigenza e il rafforzamento della squadra è stato il principale argomento di discussione. Secondo fonti ben informate il tecnico di Treviglio avrebbe chiesto quattro-cinque acquisti per provare a invertire la rotta: circolano i nomi dell’attaccante Magnaghi, ora alla Cremonese, e del centrocampista del Bellinzago Michele Magrin, figlio d’arte. Se ne parlerà ovviamente a gennaio. Ma già a dicembre potrebbero esserci dei movimenti, qualora qualche tigrotto accettasse il trasferimento nei dilettanti.