Ambiente/ Caccia alle foche, embargo Ue in vigore con eccezione


Bruxelles, 20 ago. (Apcom)
– L’embargo deciso dall’Unione Europea nel luglio del 2009 sui prodotti derivati dalla foca è entrato in vigore oggi come previsto, ma con delle eccezioni: lo ha reso noto la Commissione Europea, smentendo la notizia secondo la quale la Corte di Giustizia europea si sarebbe pronunciata a favore di una sospensione del provvedimento.

L’embargo tuttavia non si applicherà a quelle organizzazioni o individui – sedici in totale – che hanno presentato ricorso presso la Corte, in modo da permettere a questa di ascoltare tutte le parti in causa a partire dal prossimo 7 settembre.

La sospensione era stata annunciata in Canada da Tapiriit Kanatami, la principale organizzazione di Inuit, gli originari abitanti delle regioni costiere artiche dell’America settentrionale, che vivono di caccia e pesca; l’organizzazione aveva denunciato gli effetti negativi dell’embargo sui mezzi di sussistenza degli indiani.

Come si legge in un comunicato della Lega Anti-Vivisezione (Lav) la caccia commerciale alle foche è regolarmente praticata in Russia, Groenlandia, Norvegia e Islanda ma è soprattutto in Canada dove avviene il maggior massacro di mammiferi marini (in media 200.000 l`anno, prevalentemente cuccioli tra le 2 e le 12 settimane di vita). Prima dell`approvazione del bando europeo, il Canada esportava il 32% dei prodotti derivanti dalla foca verso gli Stati membri dell`Ue. In Europa, la caccia commerciale delle foche (e la commercializzazione dei prodotti che ne derivano) è quindi ufficialmente bandita.

Mgi-Pca

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