Parigi, 18 feb. (Apcom) – Venticinque specie di primati sono a rischio estinzione se non verranno adottate quanto prime valide misure per proteggerli. E’ l’allarme che verrà lanciato oggi in una conferenza allo Zoo di Bristol dall’Unione mondiale per la natura (IUCN) e da diverse altre organizzazioni di difesa della biodiversità. L’obiettivo – come ha spiegato all’Independent Russel Mittermeier, presidente della Commissione primati dell’Uicn – è quello di “incoraggiare i governi ad impegnarsi nell’introduzione e nell’incremento di misure a protezione delle specie”.
In totale, circa la metà (48%) delle 634 specie di primati viventi sulla Terra figurano già sulla lista rossa delle specie animali in pericolo stilata da 85 esperti dell’IUCN. Un numero in rapida progressione, poiché nel 2007 solo un terzo dei primati era a rischio, secondo l’organizzazione.
Tra le specie maggiormente in pericolo cinque si trovano in Madagascar, sei sul continente africano, undici in Asia e tre in America latina.
In cima alla lista vi è il Cat Ba lnagur (Langur dalla testa dorata) che vive nel nord est del Vietnam e di cui sono rimasti solo una sessantina di esemplari. Segue il lemuro del Madagascar, di cui restano un centinaio di individui,
Le specie in maggiore pericolo non sono necessariamente quelle la cui popolazione è più ridotta, ma quelle che continuano ad essere oggetto di caccia da parte delle popolazioni locali. “In effetti la specie più rara di primate è il gibbone di Hainan, in Cina. Ma i cinesi hanno ormai messo in atto delle misure molto rigide per proteggerlo. Ecco perché non figura nella lista, perché ora non si puo più fare granché per lui”, ha dichiarato alla France Presse Simon Stuart, presidente della commissione di sopravvivenza delle specie dell’IUCN.
(con fonte afp)
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