Amianto/ Comune Casalmonferrato: risarcimento aiuterà ricerca

Roma, 17 dic. (TMNews) – I fondi ricevuti con il risarcimento che il magnate svizzero Schmidheiny, uno dei due imputati nel processo Eternit, darà al Comune di Casalmonferrato, che ieri ha deliberato in favore dell’accettazione della transazione economica proposta dallo svizzero, andranno in parte ad aiutare la ricerca sul mesotelioma, “in modo da dare qualche speranza in più agli ammalati e a coloro che dovessero ancora essere colpiti da questa grave forma tumorale”, in parte a proseguire e velocizzare le operazioni di bonifica del territorio, in aggiunta a quelli già garantiti dallo Stato e dalla Regione. Lo hanno spiegato stamattina in una conferenza stampa i vertici della cittadina piemontese, tra cui il sindaco Giorgio Demezzi, aggiungendo che durante la seduta di ieri sera, è stato approvato anche un emendamento affinché si crei una commissione non politica che vigili sulla gestione e l’utilizzo dei fondi.

Le udienze processuali si sono concluse a novembre, e la sentenza dei giudici torinesi per gli imputati al Processo Eternit di primo grado è attesa per il prossimo 13 febbraio. Il pubblico ministero Raffaele Guariniello ha chiesto una condanna a vent’anni di reclusione per disastro ambientale doloso, per l’inquinamento e la dispersione delle fibre-killer, e omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro.

L’imputato svizzero Stephan Schmidheiny ha fatto una offerta economica da 18,3 milioni di euro al Comune a titolo di risarcimento, in cambio della revoca della costituzione di parte civile, ma il Comune resta parte civile nei confronti dell’altro imputato, il belga Jean Louis De Cartier. “Il documento di indirizzo discusso ieri sera in Consiglio Comunale – spiega Demezzi – fa riferimento a cinque punti chiave alla base del voto favorevole espresso dall’amministrazione di Casale, e ritenuti imprescindibili per l’effettiva chiusura della trattativa. Innanzi tutto, questa decisione non influenza in alcun modo il giudizio processuale e la condanna degli imputati. Il corso della giustizia proseguirà comunque senza modifiche nel capo di imputazione. Il Comune rimane poi parte civile nei confronti dell’altro imputato, il belga Jean Louis De Cartier, e al fianco delle famiglie delle vittime dell’amianto nella loro lotta per ottenere giustizia”. (segue)

Apa

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