VARESE I giochi sono fatti. E anche in provincia di Varese c’è già un primo vincitore: il partito del non voto. Ecco il dato nei Comuni chiamati al voto nella nostra provincia: Besozzo (59,26 per cento contro il 67,91 delle scorse elezioni), Brissago Valtravaglia (61,39 contro il 73,53), Cardano al Campo (56,85 contro il 69,54), Cassano Magnago (62,60 contro il 71,34), Ferno (62,64 contro il 74,16), Gerenzano (58,02 contro il 69,95), Marchirolo (51,67 contro il 64,73)
Pino Lago Maggiore (56,78 contro il 50,89 – in netta controtendenza), Sumirago (59,33 contro il 73,38) e Tradate (64,65 contro il 70,29).
Presto si conosceranno i nomi dei primi eletti. Si partirà dai Comuni più piccoli, come Pino sulla sponda del Lago Maggiore che conta appena 280 elettori, seguirà a ruota Brissago Valtravaglia dove 1.062 elettori hanno votato l’unico candidato Giusy Giordano. Poi sarà la volta di Marchirolo e via via con gli altri comuni più grandi. A Cassano Magnago e Tradate, le uniche con più di 15 mila abitanti, bisognerà invece attendere lo spoglio delle schede per capire se sarà necessario ricorrere al secondo turno (fissato per il 20 e 21 maggio).
Archiviata la due giorni del voto amministrativo, il Varesotto attende l’esito delle amministrative anche come termometro politico. Una cartina di tornasole per chi, come la Lega Nord, ha scelto la corsa solitaria, esponendosi al giudizio della base nel momento più delicato della propria storia. Questa sera probabilmente si capirà se sia più forte la Lega di Maroni o quella degli scandali che hanno travolto il partito nelle ultime settimane.
Nella nostra provincia gli occhi del Carroccio sono puntati soprattutto su Tradate e Cassano Magnago oltre alle roccaforti Gerenzano e Besozzo. Sconfitte o arretramenti in queste realtà sarebbero difficili da digerire. Il test coinvolge indirettamente anche il Pdl, che volente o nolente dovrà pesare la propria tenuta nella prima prova elettorale del dopo Berlusconi, per giunta senza il sostegno dell’alleato degli ultimi dieci anni, la Lega per l’appunto. Nelle realtà maggiori il centrodestra si presenta frazionato, spesso sulla concorrenza interna pesano anche i rappresentanti del terzo polo, che ovunque rosicchiano fette importante di consenso, aprendo la strada a scenari inediti.
Il risultato si trasformerà in una prova anche per il centro sinistra, con il Pd nel ruolo di capofila di coalizioni allargate a Cassano e Tradate.
Il Pd è chiamato alla prova di tenuta solo a Cardano al Campo dove proverà a riaffermare il proprio ruolo dopo dieci anni di guida del Comune ma potrebbe riuscire nell’impresa di conquistare nuove amministrazioni importanti dopo quelle di Saronno e Gallarate. I protagonisti di questo voto sono anche altri, come il Movimento cinque stelle di Beppe Grillo, pronto a fare il pieno di voti e piazzare consiglieri sui banchi delle opposizioni in nome di una politica nuova e trasparente, equidistante dai partiti tradizionali.
b.melazzini
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