sindaco di Comerio ed esponente provinciale del PD si schiera per il Sì al referendum regionale del 22 ottobre. Il primo cittadino era presente all’incontro di MalpensaFiere di martedì, dove hanno partecipato sia il governatore lombardo sia il suo sfidante alle Regionali , sindaco democratico di Bergamo. «Sono orgogliosamente lombardo e il mio sostegno al referendum deriva da un approccio al tema dell’autonomia regionale non improntato all’ideologia e alla demagogia ma al pragmatismo e alla concretezza» premette Aimetti.
Maroni durante l’incontro ha aperto al centrosinistra per andare insieme dal Governo a rivendicare maggiore autonomia per la Lombardia. «Un’apertura che va colta – sottolinea – ma la delegazione deve essere fatta di persone che davvero credono nei risultati che si possono ottenere, lasciando perdere bufale e proposte irrealizzabili che qualche leghista usa per fare propaganda».
Sono tre i temi su cui la Lombardia deve puntare per ottenere maggiore economia secondo Aimetti: lavoro, impresa e istruzione. «Sono tre aspetti fondamentali, e lo dico anche da imprenditore, su cui davvero la Regione potrebbe primeggiare nel mondo, senza dimenticare l’aspetto solidale che da sempre contraddistingue il nostro essere lombardi» spiega. Erano pochi gli esponenti di centrosinistra varesini a MalpensaFiere; il Pd esprime posizioni diverse e si vedrà più avanti come potranno declinarsi in vista delle regionali, dove anche Aimetti potrebbe correre, e politiche.
Uno degli argomenti principali contro il referendum è quello dello spreco di denaro pubblico per sostenere la consultazione. «Anche qui l’approccio deve essere pragmatico – dichiara – se sarà uno spreco di soldi e di tempo o un investimento lo potremo dire soltanto dopo il 22 ottobre; ormai il referendum c’è e vale la pena giocarsela».
Non manca qualche stoccata al Carroccio. «Non voglio polemizzare ma loro la grande occasione per una maggiore autonomia della Lombardia l’hanno sprecata dieci anni fa – conclude Aimetti – Siccome l’affluenza sarà decisiva per il 22 ottobre, spieghiamo ai lombardi cosa c’è in palio, senza demagogia e ideologia».