Anche Della Valle scende in campo. Ma chi farà il gol?

Ebbene sì, anche Diego Della Valle, Mr Tod’s per capirci, ha deciso di scendere in campo. O meglio, ha depositato nei giorni scorsi il simbolo di “Noi italiani”, con l’obiettivo di portare sotto i riflettori della “vecchia” politica italiana (domanda: ma Renzi, i vecchietti, non li aveva già rottamati???) la gente vera.

Sia ben chiaro, “No italiani” non sarà un partito politico e Della Valle non farà il politico di professione (lui è un uomo dell’impresa). Risultato? Berlusconi, che a Della Valle non le aveva mandate a dire nel 2006 (e lo stesso aveva fatto Mr Tod’s) benedice l’iniziativa: «Della Valle in politica? Evviva, c’è bisogno di gente nuova. È un ottimo imprenditore ed è nuovo come politico». E ancora: «Credo che il futuro non possa che essere portato avanti con successo da gente che viene dalla vita vera e non da chi fa la politica di mestiere e che pensa al proprio personale interesse a dispetto di quello di tutti».

Insomma, ci risiamo: largo a quelli che non fanno i politicanti di mestiere, largo al nuovo, rottamazione e così via. Ma io ho nelle orecchie il monito degli imprenditori varesini all’assemblea di Confindustria, quando il presidente uscente ha ricordato che nel corso del suo mandato sono cambiati quattro presidenti del consiglio mentre in Germania, il suo omologo, ne ha avuto solo uno. È mai possibile chiedere dibattiti seri e fatti sensati e concreti ai nostri politici (di professione o no?).

Michele Lo Marzio

(s. bar.) Chiedere naturalmente è lecito, rispondere è cortesia (e in genere non manca). Il problema sono i fatti. Tra i tanti in campo ci si domanda: qualcuno sarà in grado di fare gol?