BERNA – L‘economia svizzera ha rallentato sensibilmente alla fine del 2022, finendo in stagnazione. Il prodotto interno lordo (Pil) è rimasto infatti fermo (0,0%) rispetto ai tre mesi prima, a fronte di una crescita dello 0,2% nel terzo trimestre e dello 0,3% che aveva caratterizzato i primi due trimestri dell’anno.
Ha pesato il difficile contesto internazionale, che ha frenato l’industria manifatturiera e le esportazioni, mentre la domanda interna è rimasta solida, ha indicato stamani la Segreteria di Stato dell’economia (Seco). Lo riferisce l’Agenzia Keystone-ATS. Per l’insieme del 2022 la progressione del Pil si è attestata al +2,1%, un dato da mettere in confronto al +4,2% dei dodici mesi precedenti, quando vi era stato un rimbalzo dopo il primo anno pandemico.
La ripresa è proseguita anche l’anno scorso, in particolare nel settore dei servizi e nella spesa privata per i consumi, fortemente aumentata nonostante l’incremento dei tassi di inflazione. Hanno invece pesato negativamente la situazione energetica tesa in Europa i problemi a livello globale.