Un’idea, un successo. E la vittoria di un’intera popolazione che l’ha sostenuta con passione e determinazione. Il recupero dell’antica chiesa del Lazzaretto ha sedotto il Fondo italiano per l’ambiente che gli ha assegnato il terzo posto nel grado di priorità fissato per il territorio di Varese.
Sono state 2843 le adesioni, davvero non poche a testimonianza di quanto l’edificio cultuale cattolico che sorge tra Marnate e Prospiano ed è dedicato ai santi Rocco e Sebastiano sia considerato una delle perle da conservare e valorizzare del territorio.
«Ora- spiega il vicesindaco – attendiamo che il Fai ci dia effettivamente via libera per avere accesso ai bandi per poter effettivamente procedere alla valorizzazione dell’edificio che ha un notevole valore storico».
Primo problema da affrontare sarà, sottolinea Canavesi, «la messa in sicurezza dell’edificio». Ma sorvegliato speciale sarà anche il dipinto che scintilla all’interno della piccola chiesa «che deve essere difeso dall’attacco batteriologico a cui è stato sottoposto in questi anni in quanto presenta delle muffe». Il terzo intervento caratterizzerà un pezzo di plafone che, se non curato, potrebbe essere fonte di pericolo. E così l’edificio sarà pronto per ritornare a risplendere di luce propria e aprirsi a manifestazioni come il “Girinvalle”, cui peraltro si è aperto anche in questi anni, o alla celebrazione di sante messe in alcune ricorrenze particolari.
Sul recupero del Lazzaretto ha voluto portare il suo contributo di discussione anche la lista di opposizione di “Insieme per Rinnovare”; «Noi- scrivono in una nota- possiamo suggerire al Comitato promotore di inserire il Lazzaretto di san Rocco in un percorso di valorizzazione e sfruttamento di tutte le risorse presenti sulla pista ciclabile dell’Olona; perché non progettare con associazioni e comuni limitrofi un percorso ciclopedonale che metta in collegamento le chiesette, cappelle, caselli che si trovano sull’asse dell’Olona?».
All’idea “Insieme per Rinnovare” aggiunge anche la proposta, per potenziare la fruizione di quei tratti, di creare spazi di ristoro. Il primo passo per il ritorno all’antico splendore del Lazzaretto, insomma, è stato compiuto con l’assegnazione da parte del Fai del terzo posto tra i progetti provinciali. Adesso si tratterà di procedere agli step successivi perché il progetto diventi realtà.