Anche in Autolaghi stop alla stangata

Il Tar del Lazio ha accolto i ricorsi contro l’aumento dei pedaggi sostenendo che al pagamento deve corrispondere un servizio, e dunque l’utilizzo di un’infrastruttura, e non può trattarsi di una mera tassa. «Il provvedimento impugnato – si legge nelle ordinanze – per essere coerente con la finalità enunciata deve assumere il carattere di corrispettivo per l’utilizzo di una infrastruttura; al contrario, tale carattere non appare sussistente in alcune delle ipotesi evidenziate, vale a dire in tutte quelle che prevedono il pagamento del pedaggio in relazione ad uno svincolo stradale non necessario e non interessato dalla fruizione dell’infrastruttura».

Cassato quindi anche il rincaro di 10 centesimi alle barriere autostradali di Gallarate e Besnate. Ed è polemica politica anche a livello locale: «Chi rifonderà, visto che solo nella nostra provincia, si tratta di milioni di euro, imprese e pendolari che sono stati costretti a subire per quasi un mese gli effetti di un aumento evidentemente ingiusto?» dice il consigliere comunale del Pd, il varesino Fabrizio Mirabelli.

Il Codacons «esulta» per la decisione dei giudici «che hanno bocciato gli aumenti dei pedaggi autostradali». «Il Tar – spiega il presidente Carlo Rienzi – ha accolto totalmente la tesi del Codacons» secondo cui «solo chi usufruisce di un servizio deve pagare per il servizio medesimo. «Ora gli automobilisti – spiega ancora Rienzi – hanno diritto ad ottenere la restituzione delle maggiori somme pagate dall’1 luglio ad oggi, comprensive degli interessi. A tal fine invitiamo gli utenti a conservare le ricevute rilasciate ai caselli, così da poter partecipare alle azioni risarcitorie che il Codacons sta valutando. Ancora una volta – conclude – i giudici hanno dato una importante lezione di diritto ai nostri governanti, bocciando disposizioni sciagurate che avrebbero comportato un danno per i consumatori».

e.marletta

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