Ancora furti a Cazzago Brabbia nel mirino i suoceri di Giorgetti

CAZZAGO BRABBIA Ladri a caccia di contanti entrano nella casa dei suoceri dell’onorevole Giancarlo Giorgetti e fuggono con i cellulari.
È accaduto nella notte tra giovedì e venerdì nella loro abitazione di via Piave, ma nessuno si sarebbe accorto di nulla. La dinamica è tuttora al vaglio degli investigatori che stanno indagando in ogni direzione per tentare di risalire nel più breve tempo possibile all’identità dei responsabili del furto. Intanto sono stati ulteriormente intensificati i controlli da parte dei carabinieri che si stanno dando da fare per presidiare anche le zone più isolate del territorio.

Secondo una parziale ricostruzione i ladri, approfittando del fatto che in quel momento i due suoceri di Giorgetti stavano dormendo, hanno forzato una finestra e sono penetrati senza essere notati da nessuno. Hanno inoltre sfruttato la posizione un po’ riparata della zona e in pochi istanti hanno rubato due cellulari che i proprietari dell’abitazione avevano lasciato su un tavolo.
Solo ieri mattina al risveglio gli anziani proprietari di casa hanno potuto constatare il furto subìto, denunciandolo alle autorità competenti. Con un’azione fulminea i ladri si sono impossessati della piccola refurtiva e sono scappati facendo perdere le proprie tracce. A bordo di una macchina, dopo aver imboccato la vicina provinciale, i ladri si sono dileguati abbandonando in pochi istanti il piccolo centro abitato. Indagini serrate stanno proseguendo grazie all’impegno dei carabinieri.

Degli ultimi furti era a conoscenza anche il sindaco di Cazzago, Massimo Nicora. Il primo cittadino, anche lui derubato nel recente passato, ha lanciato un importante messaggio alla cittadinanza. «Abbiamo un territorio molto particolare – esordisce Nicora – il centro piccolo ma una periferia estesa. Onestamente non saprei neanch’io come incrementare ulteriormente i controlli. Più di così non si riesce a fare, i carabinieri stano già facendo il possibile con i controlli. Ci potrebbero essere persone che di giorno vengono a fare una sorta di ricognizione in paese. In questo senso, visto che il nostro è un piccolo paese all’interno del quale ci conosciamo tutti, se si vedono facce strane, persone sospette che si comportano in maniera anomala sarebbe meglio chiamare le forze dell’ordine, a partire dalla polizia locale».

«È fondamentale – conclude il primo cittadino – la collaborazione del cittadino e se durante la notte si sentono rumori sospetti sarebbe meglio non girarsi dall’altra parte del letto ma contattare le forze dell’ordine».

Pino Vaccaro

j.bianchi

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