Che noia che barba, che barba che noia: vince ancora Fernando Gaviria e l’Italia rimanda l’appuntamento con il primo successo in questa edizione del Giro. In realtà di noioso non c’è nulla, c’è semplicemente da togliersi di nuovo il cappello di fronte al talento immenso del colombiano, che ieri a Tortona ha alzato le braccia al cielo per la quarta volta in questo Giro d’Italia, e per la seconda volta consecutiva dopo il successo di giovedì a Reggio Emilia.
Vince ancora Gaviria semplicemente perché è il più forte e la dinamica dello sprint di Tortona dimostra questa tesi: perde inizialmente qualche metro, sembra fuori dai giochi, ma si rende protagonista di una rimonta a filo-transenna che gli permette di vincere anche agevolmente. Uno scatto felino, una progressione irresistibile per tutti quanti, un’ennesima conferma di quanto Gaviria stia maturando durante questo Giro.
Andrè Greipel, che sperava in una vittoria prima di abbandonare il Giro, chiude nono mentre sul podio ci vanno l’irlandese Sam Bennett ed il belga Jasper Stuyven. Ai piedi del podio il primo italiano, Roberto Ferrari della UAE Fly Emirates, quarto all’arrivo. Indietro, molto indietro Kuba Mareczko, che nelle volate precedenti era sembrato davvero l’unico in grado di resistere a Gaviria, o quantomeno a poterlo impensierire. Quattro vittorie in un solo Giro sono tante, pur lontane dai grandi record: l’ultimo
a farcela fu Damiano Cunego ma nessuno ha mai fatto meglio di Alfredo Binda, che nel 1927 ne vinse 12 e che nel 1929 addirittura ne vinse 8 consecutive. Dietro di lui ci sono Learco Guerra, che ne ha conquistate 10 nel 1936, e Giuseppe Olmo, sempre 10 vittorie ma nel 1936. Più di recente, Alessandro Petacchi ne vinse 9 nel 2004. E in questo Giro del Centenario, gli arrivi per le ruote veloci sono già finiti: oggi si riprende a salire, con l’arrivo ad Oropa, e la terza settimana entrerà nel vivo già da martedì con il doppio Stelvio ed il Mortirolo. Ecco, dicevamo di Oropa: oggi il Giro torna su quella che è stata rinominata la “Montagna Pantani”, in memoria di quella vittoria epica nel 1999, nonostante un salto di catena a 8 chilometri dal traguardo.
Il Giro ritrova il traguardo del santuario biellese dopo tre anni, e per la sesta volta nella storia: la prima fu nel 1963, e vinse Vito Taccone, trent’anni dopo, nel 1993, vinse Massimo Ghirotto. Nel 1999, l’impresa di Marco Pantani prima delle vittorie di Bruseghin nel 2007 e di Battaglin nel 2014. Ci sarà spettacolo, gli uomini di classifica si muoveranno, ci attendiamo sorprese.