MILANO – Ancora un incidente che coinvolge una bici a Milano. Una ciclista di 55 anni è rimasta gravemente ferita ieri pomeriggio, lunedì 11 settembre, dopo essere stata travolta da un’auto in via Ascanio Sforza, all’altezza del civico 73. La donna, nata in Perù, è stata trasportata in codice rosso all’ospedale di Niguarda.
A travolgerla, intorno alle 17.30, è stata un’auto Toyota. Dai primi rilievi effettuati dalla Polizia locale di Milano, che indaga sull’incidente, sembra che i due mezzi stessero procedendo entrambi in direzione della periferia. La bicicletta era poco più avanti dell’auto, che l’ha travolta da dietro, per cause ancora da definire.
Prosegue così la lunga serie di incidenti con coinvolte biciclette a Milano, dove da inizio anno sono cinque i ciclisti morti. L’ultima, la 28enne emiliana Francesca Quaglia, è rimasta uccisa meno di due settimane fa, il 29 agosto, quando è stata travolta da un camion in viale Emilio Caldara, all’altezza di piazza Medaglie d’Oro.
I mezzi pesanti, che dal primo ottobre nel capoluogo lombardo non potranno circolare se sprovvisti di sensore per il cosiddetto ‘angolo cieco’, sono coinvolti anche negli altri incidenti mortali registrati a Milano da inizio anno: è stato così il 1° febbraio, quando è morta in piazzale Loreto la 38enne Veronica D’Incà. Il 20 aprile, Cristina Scozia, personal trainer 39enne, madre di una bambina di 6 anni, è stata travolta e uccisa da una betoniera in corso di Porta Vittoria, in pieno centro, a mezzogiorno. Pochi giorni dopo, l’8 maggio, in via Comasina un 55enne cinese è morto dopo essere stato investito da un bilico. Il quarto incidente mortale risale al 22 giugno: la vittima è una donna di 60 anni, travolta da una betoniera in piazza Durante.
In tutta Italia sono 125 le persone morte in un incidente stradale mentre si spostavano in sella a una bicicletta dall’inizio del 2023 al 27 agosto di quest’anno. Un dato che è stato sottolineato oggi a Milano durante l’evento finale del progetto di educazione stradale ‘Ragazzi On the Road’, a cui ha preso parte anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini. “Io adoro andare in bicicletta, ma dove ci sono spazio e sicurezza. Fare le piste ciclabili anche laddove le situazioni sono complicate può essere un rischio per tutti”, ha avvertito Salvini, rivolgendosi a distanza al sindaco di Milano Giuseppe Sala, con il quale – ha detto – “parlerò, perché le vite vanno al di là del colore politico”.