Più che per il risultato, più che per la vetta della classifica ritrovata, questa partita può segnare un punto di svolta della stagione del Varese. Perché arriva al termine di un fine settimana difficile, accompagnato da una scia di – sacrosante – polemiche che potevano distogliere la concentrazione dal campo.
Invece no, il Varese ha fatto quadrato, si è caricato, ha sentito la responsabilità di vincere per tutti quei tifosi che non c’erano ma che avrebbero affollato il settore distinti del Mari di Legnano.
In quella gradinata vuota e desolata si posiziona in modo simbolico una rappresentanza della dirigenza biancorossa, guidata dal direttore generale Paolo Basile, in compagnia di Danilo Vago e Marco Bof. In campo è un 4-1 perentorio, grazie ad un avvio di personalità, da squadra vera, che vuole mettere subito in chiaro le cose.
Una superiorità manifestata fin dai primi minuti e accompagnata dall’eco dei cori dei tifosi biancorossi fuori dal Mari, che non smettono mai di cantare almeno per tutto il primo tempo. È la scossa che ci vuole.
Il Varese, padrone del campo fin dall’inizio, ci mette poco a trovare la via del gol: al 16’ Ferri si sgancia dalla difesa ed arriva al tiro, che viene ribattuto sui piedi di Rolando, che trova il fondo e crossa nel mezzo, dove Bianchi è goffo nella deviazione e confeziona l’autorete dell’1-0. Un minuto dopo lo stesso Rolando con il sinistro sfiora il raddoppio.
Al 29’ le scelte di Baiano vengono premiate nell’azione del gol del raddoppio: Piraccini, schierato a sorpresa al posto di Scapini, mette in mezzo da destra un pallone che Bottone, preferito a Gazo, deve solo spingere in rete di testa. Senza nemmeno inserire le marce alte, il Varese si trova sopra di due gol e gioca in controllo, forse anche troppo, sfiorando la terza rete con Piraccini al 39’ e Rolando al 40’.
Al rientro dalla pausa il Legnano prova a scuotersi, costruendosi qualche occasione. Baiano cambia Giovio e mette Scapini al 21’, un minuto dopo il Legnano rientra nel match con il neo entrato Grandi: su una punizione da destra, l’attaccante ex Monza trova la deviazione decisiva sul secondo palo battendo Pissardo. Nessun contraccolpo per il Varese, perché passa poco più di un giro di lancette e Viscomi incorna indisturbato di testa una punizione di Zazzi tagliando di nuovo le gambe al Legnano. Visco corre per il campo, cerca quasi automaticamente i tifosi nella sua esultanza.
I lilla di Salvigni vanno alla deriva e lasciano praterie al Varese, che al 36’ trova il poker con Zazzi, il migliore in campo, che dal limite dell’area mette la palla in buca aprendo il piatto destro. Gioco, partita, incontro e testa della classifica. E domenica arriva il Chieri al Franco Ossola.
nel pt al 16’ autorete di Bianchi (L) al 16’, Bottone (V) al 29’; nel st Grandi (L) al 22’, Viscomi (V) al 24’, Zazzi (V) al 36’.
Houehou (dal 1’ st Di Graci); Ortolani, Bianchi, Mele, Paroni; Lucente (dal 21’ st Grandi), Rovrena, Scampini, Laraia; Armato, Ibe (dal 41’ st Buongiorno). A disposizione: Caloni, Bolis, Marcolini, Balconi, Hazah, Adici. All. Salvigni.
Pissardo; Talarico, Ferri, Viscomi, Granzotto (dal 32’ st Cusinato); Rolando, Zazzi, Bottone, Becchio; Giovio (dal 21’ st Scapini), Piraccini (dal 41’ st Luoni). A disposizione: Consol, Simonetto, Gazo, Lercara, Salvatore, Musso. All. Baiano.
Longo di Paola (Fumarola e Vitale di Ancona).
Espulso: Bianchi (L) al 37’ st. Ammoniti: Paroni (L), Granzotto (V), Lucente (L), Bottone (V), Bianchi (L). Angoli: 6-2; fuorigioco: 1-2; tiri (in porta): 13 (5) – 15 (7); falli: 12-14.