Angera avrà la sua scuola?

Edilizia - «Se gli accertamenti tecnici daranno esito positivo, si potrà destinare la struttura ad asilo»

– Sono in corso minuziosi e approfonditi sondaggi per verificare la tenuta complessiva della scuola materna sprofondante di via Arena: se gli accertamenti tecnici, successivi al procedimento di parificazione, daranno esito positivo, potranno proseguire i lavori e Angera potrebbe presto avere una scuola per i suoi bambini. Serviranno ancora dei giorni, però, per stabilire con esattezza come stanno effettivamente le cose. «È iniziata – spiega il sindaco Alessandro Paladini Molgora – una doppia analisi. La prima del terreno,

dei pali e della loro capacità di spinta e a quale profondità; la seconda sulla struttura costruita al di sopra della platea. Stiamo facendo quindi campagne di sondaggio del terreno per verificare la tenuta dei pali. In più vogliamo verificare anche la solidità della struttura nel suo complesso. Per cui stiamo caricando la soletta con carichi omogenei,». L’apparecchiatura per i sondaggi di profondità del terreno utilizzata dai tecnici ed ingegneri che stanno valutando i dati sul monitor sono all’avanguardia.

Nel frattempo è tramontata l’ipotesi alternativa di realizzare l’asilo all’Altinada: «È tramontata – conferma il sindaco Molgora – almeno fino a quando la Regione non emetterà decreti che permettano di fare un ragionamento come Comune rispetto al consumo di suolo: per il momento il ragionamento è che in mancanza di una norma che stabilisca cosa fare non si fa nulla, perché si sta parlando di un’area che è al di fuori del tessuto urbano consolidato. Proprio per questa legge sul consumo di suolo, al momento è bloccato e credo che sia così per tutto il 2017». Tornando ai rilevamenti tecnici, il sindaco ha spiegato come si è arrivati a tale procedimento: «L’atp – ricorda – l’accertamento tecnico preventivo è un procedimento attraverso cui il Giudice fotografa una situazione. Con questa fotografia fatta dal Giudice di Varese il perito ha stabilito che le colpe sono al 100% divise tra la ditta costruttrice e la parte progettuale. Del 50% della ditta costruttrice, purtroppo la ditta è fallita, si è avviato un procedimento giudiziario nei confronti del curatore fallimentare. Dell’altro 50% abbiamo fatto una causa con tutte le parti che abbiamo ritenuto responsabili sulla base della perizia. Questa parte ha dato segni di voler arrivare a una soluzione transitiva. Anche per esser certi che la transazione non venga fatta con perdita per il Comune, abbiamo deciso di fare degli accertamenti preventivi ulteriori sia sulla soluzione della parificazione che dovrebbe essere fatta, sia anche della struttura nel suo complesso, cosa che non è stata valutata con l’Atp. In questi giorni avremo le risposte: per quello che riguarda le prove della parificazione la soluzione proposta sembra esse efficace perché con questo tipo di tecnica si riesce a dare una risposta di blocco dello sprofondamento. E l’altra risposta che dovremmo avere a giorni ci permetterà di capire se la struttura nel complesso, quindi pilastri, travi e soletta, sono effettivamente validi». «Se tutto è a posto – conclude – è giusto avviare i lavori e destinare la struttura ad asilo».