Angera, terremoto in giunta Ma il sindaco non molla

Angera Il sindaco Magda Cogliati per il momento non si dimette, la Lega Nord lancia l’ipotesi “governissimo” con sostegno al primo cittadino fino al riavvio dei lavori per il nuovo asilo ma i colleghi della minoranza bocciano sul nascere ogni possibile aiuto esterno alla maggioranza. In parole povere ad Angera regna il caos più assoluto.

I numeri per andare avanti, salvo inciucio degli ultimi minuti, dopo la defenestrazione dei due assessori (Luca Tonella e Fabio Ponti) a cui il primo cittadino ha tolto le deleghe nelle ultime ore, non ci sono più. Politicamente la vicenda sarebbe dunque chiusa. Se non fosse che il sindaco per il momento tira dritto per la sua strada: «Ho intenzione di andare avanti – dice Cogliati – La situazione è semplicissima, ho tolto le deleghe a due assessori perché è venuta meno la fiducia reciproca. Continuerò, non pongo limiti a nulla. Ciò che mi trattiene sono i 1600 elettori che mi avevano dato fiducia. Mi dispiace solo che ci siano forze interne che mi contrastano appoggiate da forze esterne».

Di nomi non ne fa ma è chiaro il riferimento ai due assessori, appena silurati, e all’ex sindaco Vittorio Ponti. Come può restare in piedi l’amministrazione? L’unica soluzione è quella di un sostegno esterno che la Lega è pronta a garantire: «Deve prevalere – dice Eraldo Oggioni – il senso di responsabilità del sindaco e delle minoranze per raggiungere insieme l’obiettivo indispensabile della riapertura del cantiere del nuovo asilo (quello che sta sprofondando, ndr). Dopo, tutti a casa. Un medio-lungo commissariamento avrebbe un effetto devastante per la struttura e per i cittadini angeresi».

Un’ipotesi, quella del “governissimo”, bocciata però dagli altri colleghi della minoranza: «In questo momento – sostiene Alessandro Paladini Molgora di Cambiangera – un sostegno al sindaco è surreale, queste persone hanno già fatto troppi danni, devono andare subito a casa». Dello stesso parere Marco Brovelli di AcomeAngera: «Nel momento in cui il sindaco – insiste Brovelli – toglie le deleghe a due persone tanto importanti nella sua giunta la questione è chiusa da sola. Sostegno all’amministrazione? Governissimo? Non scherziamo. Parola subito alle urne e alla città, non raccogliamo nessun suggerimento da Oggioni che non vive neanche ad Angera». Ago della bilancia potrebbe essere l’ex assessore Giulio Alessandrini: «Stiamo ragionando – conclude – non ho ancora deciso nulla».

f.artina

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