Bagheria, 8 giu. (TMNews) – “Non mi meraviglio come nel momento in cui, per ragioni esclusivamente propagandistiche la Lega rialza bandiere che sembravano ripiegate nei cassetti. E’ nella loro natura, e non può non essere così”. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenuto questo pomeriggio a Bagheria, commentando la decisione della Lega di non votare un emendamento che prevede il giuramento sulla Costituzione da parte dei funzionari pubblici.
“In un certo senso avevo previsto tutto questo – ha proseguito Fini -, e avevo anche avvertito il Pdl e in particolar modo Berlusconi di stare attento. Se pur di compiacere la Lega fai finta di non vedere e non sentire alcune cose che vengono scritte e vengono dette dai legisti, arrivi ad un momento in cui corri il rischio che scappi la frizione. Nessuno vuole ricordare a Bossi che la Padania non esiste, esiste semmai una questione settentrionale”.
“La Lega – ha detto il presidente della Camera – cerca di costruire una identità che non è nella storia. E siccome non crede nel valore della nazione, assume certi comportamenti nella sua logica coerenti. Per questo non mi meraviglia il non voler far giurare sulla Costituzione. Il problema non è quello che dice la Lega, ma come risponde, se risponde, il Centrodestra a queste derive”.
“Non è un mistero – ha concluso Fini – che se c’è stata qualche frizione tra me e Berlusconi è stato perché pensavo fossero necessarie delle risposte molto più incisive rispetto a quelle che lui non ha dato perché non pensava fosse necessario darle”.
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