CARNAGO In cinque mesi le ha portato via la bellezza di 15.000 euro tra contanti e gioielli approfittando del rapporto di fiducia che aveva instaurato. La vicenda è ancora più sgradevole se si pensa che la vittima è una donna invalida e che la responsabile dei furti era la donna che avrebbe dovuto aiutarla, proteggerla e sostenerla. E invece, anziché svolgere il proprio lavoro di assistente domiciliare, la signora, una donna di 42 anni di Casorate Sempione, ha pensato bene di sfruttare le debolezze della sua assistita saccheggiandole casa.
Da novembre 2012 a marzo 2013 l’assistente domiciliare, inserita nel servizio comunale ma dipendente di una cooperativa esterna, aveva collezionato contanti, collanine, bracciali e quant’altro. Una parte della refuritva era stata già rivenduta in alcuni negozi specializzati. Pensava di averla fatta franca. Negli ultimi giorni, però, i familiari della signora si sono insospettiti: la figlia, infatti, dopo essersi accorta degli ammanchi in casa della madre aveva segnalato tutto ai carabinieri. I sospetti si sono subito concentrati sull’assistente domiciliare.
I carabinieri di Carnago hanno messo in piedi uno stratagemma che in pochi giorni ha dato i suoi frutti: gli investigatori, infatti, avevano fotocopiato alcune banconote di proprietà della figlia dell’anziana invalida. Banconote che la donna nelle ultime ore aveva asportato dalla borsa della figlia facendosi incastrare dai carabinieri che nel frattempo si era appostati all’esterno dell’abitazione. Dopo una perquisizione i militari di Carnago hanno smascherato la ladra e dai successivi accertamenti hanno poi ricostruito una parte dei furti messi a segno nei mesi precedenti. I carabinieri stanno ora verificando se l’assistente, denunciata per furto aggravato, abbia derubato altre persone. P. Vac.
b.melazzini
© riproduzione riservata