Anziani derubati dai truffatori dell’acqua tossica

Imbroglioni elettromagnetici di nuovo in azione nel Gallaratese: l’ultimo colpo è avvenuto ieri mattina intorno alle 9 nella zona attorno a via Marconi, a Jerago

– Sono stati presi di mira due coniugi ultraottantenni. Quello di ieri mattina è stato l’ennesimo colpo messo a segno in provincia di Varese: è molto probabile si tratti degli stessi individui che nelle settimane precedenti hanno seminato il panico tra il Varesotto e la Bassa Comasca.

Le circostanze e la dinamica dei fatti sono molto simili e avvalorano l’ipotesi che dietro agli sgradevoli episodi si nascondano sempre le stesse mani.
Ieri mattina hanno agito due individui, una donna sulla cinquantina e un uomo di una quarantina d’anni. Si sono presentati come addetti del Comune incaricati di verificare le condizioni della rete idrica. La scusa fornita è sempre la stessa, e cioè che tra le condotte della rete scorrerebbe amianto oppure mercurio. Si punta sulla presenza di una sostanza tossica nell’acqua per accrescere l’allarme sociale tra la popolazione anziana.
Ovviamente si tratta di una falsità colossale, che, però, ha il potere di suggestionare le persone più fragili e ingenue. Anche stavolta i due truffatori hanno fatto leva sul senso di paura e sulla suggestione prodotte dalla presenza di acqua contaminata in casa.

I due, probabilmente italiani, hanno raccontato la solita storiella dei soldi e dei preziosi da nascondere mentre erano impegnati a compiere rilievi tecnici sulla rete per accertare la presenza della sostanza nociva: «Prendente i contanti e l’oro e metteteli in una busta in modo che non si rovinino per colpa delle onde elettromagnetiche che diffondiamo per fare i nostri interventi».
Uno dei due coniugi è salito in stanza per recuperare i contanti. Si parla di circa 700 euro sistemati in una busta da nascondere all’interno

del frigorifero. In questo modo, secondo la coppia di finti dipendenti del Comune, le banconote erano al sicuro dalle emissioni delle onde elettromagnetiche.
Il raggiro non è durato più di una decina di minuti. In un lampo, infatti, i due individui, approfittando di un momento di distrazione, si sono impossessati dei soldi e se la sono svignata facendo perdere le proprie tracce. Si sono dileguati forse a bordo di una macchina, con dentro un complice, e hanno abbandonato il territorio di Jerago prima dell’intervento delle forze dell’ordine.
Della vicenda si stanno occupando i carabinieri della stazione di Albizzate, coordinati dai colleghi della Compagnia di Gallarate.