MALNATE Rabbia a Malnate all’indomani della rapina avvenuta nella casa di riposo della Fondazione don Carlo Gnocchi di Malnate, dove alcuni anziani degenti sono stati derubati in piena notte, immobilizzati e depredati dei preziosi che indossavano, persino della fede nuziale sfilata loro a forza dal dito.
A guidare la rabbia della città è il sindaco Samuele Astuti che si è subito messo in contatto con i dirigenti dell’importante struttura socio-assistenziale di via Nizza per capire che cosa possa essere accaduto e come si sta agendo per evitare che situazioni di questo genere possano ripetersi. «Temo che sia – sottolinea il primo cittadino – una delle conseguenze della crisi economica che ormai è diventata una crisi sociale. Stiamo parlando ovviamente di atti che provocano grandissima indignazione e che vanno fermamente condannati. Ho già parlato con i dirigenti della Don Gnocchi, che rappresenta a Malnate un importante punto di riferimento per le persone anziane, e mi hanno confermato che sono state attivate da subito nuove azioni per aumentare il livello di sicurezza della struttura. Resta la gravità della vicenda».
Sconcerto anche nelle parole dell’assessore ai Servizi Sociali, Filippo Cardaci: «È un fatto ingiustificabile e inqualificabile – dice l’esponente di Giunta – non ci sono parole per descrivere ciò che è successo. Si resta a bocca aperta nel dover commentare questi fatti, neppure la crisi economica può essere una giustificazione sufficiente per chi si rende responsabile di queste azioni. Ora aspettiamo l’evoluzione delle indagini condotte dalle forze dell’ordine per capire meglio cosa è successo».
A questo punto, quindi, la palla passa agli investigatori che nelle ultime ore stanno intensificando le indagini per cercare di risalire all’identità dei responsabili. Secondo una parziale ricostruzione si tratterebbe di una coppia di rapinatori, un uomo e una donna penetrati nella casa di riposo per portare a termine il loro crimine odioso.
b.melazzini
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