– Sono due gli indagati nella vicenda di , l’uomo di 74 anni di Bisuschio aggredito lo scorso mese di aprile e deceduto venerdì mattina in ospedale dopo diversi mesi di agonia. Si tratta di due giovani, un maggiorenne e un minorenne: entrambi dovranno rispondere – rispettivamente all’autorità giudiziaria di Varese e al tribunale dei minori di Milano – della pesante accusa di omicidio preterintenzionale. I due giovanissimi di Bisuschio dovranno anche rispondere dell’aggravante dei futili motivi. Secondo la ricostruzione investigativa, infatti, il pensionato di Bisuschio sarebbe stato aggredito per una circostanza assurda: avrebbe ripreso i ragazzini che stavano orinando in un’area verde.
Il rimprovero non è andato loro giù, tanto che, forse anche ubriachi, si sono rivoltati contro Bavagli, aggredendolo in malo modo. Lo avrebbero spintonato, sferrandogli un colpo che gli ha fatto perdere l’equilibrio: è caduto e ha sbattuto violentemente la testa sul marciapiede. Da quel momento lo sfortunato pensionato non si è più ripreso. I due aggressori lo hanno lasciato a terra senza neppure soccorrerlo. Tramortito e confuso, l’anziano è stato soccorso da alcuni passanti che hanno richiesto l’intervento
da parte del 118. I paramedici lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale di Circolo di Varese. I mesi successivi al ricovero sono stati molto complicati: Bavagli, dopo l’aggressione di fine aprile, ha trascorso buona parte dei suoi ultimi giorni in un letto d’ospedale. A un certo punto sembrava che le sue condizioni fossero in miglioramento, ma poi il quadro clinico è peggiorato per via di alcuni problemi di natura cardiovascolare che sono insorti dopo l’aggressione: pare che prima di essere aggredito Bavagli non avesse mai avuto problemi di salute di quel genere.
Nelle ultime settimane, infine, la situazione è precipitata, tanto che i familiari si erano ormai rassegnati al peggio. Venerdì mattina è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire, ma che purtroppo era già nell’aria da qualche tempo. Il cuore di Bavagli ha smesso di battere circa sei mesi dopo l’aggressione. Della vicenda si sta occupando il pm di Varese, , che già nella giornata di domani darà l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia. I carabinieri della stazione di Arcisate hanno compiuto gli accertamenti del caso, individuando grazie all’attività investigativa i due presunti aggressori, i giovanissimi finiti sul registro degli indagati. Tra i familiari della vittima la rabbia, per quello che è successo al loro caro, è grandissima: «In questo momento – dicono – quello che ci aspettiamo è che la giustizia faccia il proprio corso. La rabbia è tanta, ma il nostro augurio è che non avvengano episodio di violenza e di vendetta».