Apec/ Obama a vertice, impegno a mantenere politiche rilancio


Singapore, 15 nov. (Apcom)
– I leader del Forum Economico Asia
Pacifico (Apec) si sono impegnati oggi a Singapore a mantenere i
piani di rilancio dell’economia, adottati per fronteggiare la
crisi finanziaria globale, fino a quando non si tornerà a una
crescita stabile e “duratura”. Inoltre, hanno anche lanciato un
appello per un “risultato ambizioso” al vertice di Copenaghen sul clima, in programma a dicembre.

Al termine del loro vertice di due giorni, i 21 leader, tra cui il presidente americano Barack Obama e il presidente cinese Hu Jintao, hanno constatato che “l’economia mondiale è in una fase di ripresa, guidata dalla regione Asia-Pacifico”. Ma, come afferma il comunicato finale del vertice, i leader giudicano necessario “mantenere (in vigore) le politiche di rilancio fino a quando la ripresa non sarà stabile e duratura”. Gli enormi piani di rilancio, di centinaia di miliardi di dollari, hanno contribuito “a creare le basi della ripresa”, che però non è ancora “solida”.

Prima di lasciare Singapore, il presidente Obama incontrerà il suo omologo russo Dmitri Medvedev, a margine del vertice del Forum economico Asia Pacifico (Apec). I due leader discuteranno del negoziato in corso per giungere a un nuovo accordo per la riduzione delle armi strategiche (Start) entro la fine dell’anno. Obama e Medvedev avevano deciso lo scorso aprile di trovare un’intesa sul nuovo accordo, che rimpiazzerà il precedente trattato, in scadenza il 5 dicembre.

Ben Rhodes, vice consigliere per la sicurezza nazionale di
Obama, ha detto che è improbabile che i due leader potranno
annunciare da Singapore la definizione del nuovo accordo, ma i
colloqui di oggi saranno in ogni caso importanti.

Prima di partire alla volta della Cina per l’attesissimo viaggio di tre giorni, Obama incontrerà a Singapore anche la giunta militare di Myanmar. Sarà il primo incontro tra le delegazioni dei due Paesi tra i quali è salita la tensione negli ultimi anni per le repressioni avvenute a Rangoon nei confronti degli oppositori alla giunta militare, a cominciare dal premio Nobel Aung San Suu Kyi.

Plg/Kat

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