MEDIO OLONA Cambiare le regole del patto di stabilità per rilanciare gli investimenti a sostegno dell’economia e del lavoro: è questa, secondo i sindaci del Medio Olona, l’unica via possibile per non assistere inermi al fallimento del sistema Paese.
Alla guida di sei amministrazioni comunali di diverso colore politico, i primi cittadini di Olgiate Olona, Solbiate Olona, Marnate, Gorla Minore, Gorla Maggiore e Fagnano Olona, chiedono a gran voce di poter spendere almeno una parte dei fondi bloccati nelle casse comunali (svariati milioni di euro) per creare sviluppo e occupazione: «Ci possono chiedere di non contrarre debiti, ma non possono saccheggiarci», dicono.
Dopo avere scritto una lettera di denuncia alle massime cariche dello Stato, i sindaci hanno promosso un incontro pubblico chiamando attorno al tavolo, rappresentanti delle istituzioni, delle banche, degli imprenditori e dei lavoratori. La conferenza si terrà sabato mattina all’auditorium di Gorla Minore con l’obiettivo di lanciare il messaggio che «è possibile ripartire». Per farlo è però indispensabile un cambio di rotta: «Stiamo pagando gli interessi del debito pubblico italiano – ha spiegato alla stampa il sindaco di Gorla Maggiore Fabrizio Caprioli – Senza una contropartita, però. Non chiediamo di lasciarci tutti i soldi, non vogliamo finire come o peggio della Grecia. Chiediamo di poterne investire una parte sul territorio per creare opere pubbliche e dare lavoro alle imprese».
e.romano
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