Forse non molti sanno che il Duomo di Milano, simbolo della Chiesa Ambrosiana ed uno dei monumenti più importanti ed iconici d’Italia, è stato costruito ed è sempre pazientemente restaurato con la pietra che viene estratta da una cava in particolare, a pochi km da Varese.
Lungo la “Gravellona Toce”, strada ben nota ai varesini e a tutti coloro che si recano sulle montagne del Verbano Cusio Ossola e sul lago Maggiore lato piemontese, arrivati all’altezza di Ornavasso, si trova la località di Candoglia, sopra la quale si aprono dentro la montagna delle fenditure che da 700 anni riforniscono operai, scalpellini e decoratori del materiale marmoreo che serve per la “fabbrica del Duomo”.
A differenza delle bianche cave ben visibili dalla strada pochi km prima, sul piccolo mont’Orfano, dietro Verbania, le vicine cave di Candoglia sono celate alla vista degli automobilisti ma sono decisamente più importanti e prestigiose.
Nel 1387 per volere di Gian Galeazzo Visconti, si decise di utilizzare proprio il marmo di Candoglia per la costruzione della nuova cattedrale meneghina, e ancora oggi questa pietra dalle molteplici sfumature cromatiche viene estratta e lavorata direttamente in loco da artisti ornatori che modellano la roccia, portando avanti una tradizione secolare che consente al Duomo di sopravvivere in modo splendido ancora oggi, grazie al lavoro della “Veneranda Fabbrica del Duomo”, che costantemente opera per restaurare ogni dettaglio della Cattedrale gotica simbolo di Milano.
Le visite guidate sono a pagamento e su prenotazione, ogni martedì, venerdì e sabato mattina, al costo di 25€ prezzo intero, (biglietti ridotti per i minori a 15 e 12 €) mentre sabato pomeriggio è possibile con soli 2€ in più sul biglietto, visitare anche il borgo di Mergozzo (VB), piccolo comune ricco di testimonianze artistiche scultoree, situato sull’omonimo lago, a pochi km da Verbania.