Il giorno dopo l’apertura della variante alla SS 344 della Valceresio si possono notare gli immediati effetti che la tangenzialina attesa da anni ha portato. Non tutti a meno di 24 ore dalla messa in funzione sanno della sua apertura ma in molti dalla mattinata di ieri hanno scelto la sua percorrenza per raggiungere i luoghi di lavoro nella vicina confederazione elvetica. I primi utenti si dicono entusiasti e così anche le amministrazioni. «Ho sentito diversi pareri –afferma , sindaco di Bisuschio – non ce ne è uno che abbia sollevato critiche. Tutti soddisfatti».
Un’autentica “rinfrescata” quella che la variante ha dato in poche ore al traffico congestionato della valle. «C’è stato uno scarico del traffico, in centro abitato abbiamo già notato una rinnovata fluidità delle circolazione –termina Resteghini – e andrà a migliorare quando altri sapranno della nuova strada». Mancano ancora dei particolari: a bordo tangenziale stanno piantumando, un modo per adombrare, abbellire e inserire nella natura la strada che conclude il suo percorso in prossimità di un parchetto,
anch’esso in creazione. Il sindaco di Bisuschio ribadisce agli automobilisti la necessità di un suo utilizzo con prudenza. , primo cittadino di Arcisate, precisa: «La nuova strada non è completamente collegata al nostro centro abitato, molti frontalieri utilizzano ancora via Giacomini,ma la notizia del giorno è un’altra. Questa mattina ho parlato con il comandante della nostra polizia locale e mi ha descritto l’assenza d’incolonnamenti lungo la Provinciale». Conferma ulteriore che la nova variante è già alunno modello al primo giorno di scuola; molti automobilisti hanno imboccato da Bisuschio la nuova strada senza più riversarsi lungo la SS 344 che taglia il centro arcisatese. Se l’effetto atteso per 40 anni era quello di alleggerire dal traffico i centri abitati, la nuova opera sembra aver colpito nel segno. Si percorre la SS 344, ci si aspetta un incolonnamento prima del centro paese ma il semaforo fa defluire regolarmente solo quattro o cinque macchine. «Una rondine non fa primavera –commenta Pierobon- ma mi sembra una bella notizia. Mancano solo le opere di riambientalizzazione previste per fine anno». E sulla polemica riguardante lo svincolo per la frazione di Brenno Useria che sulla nuova variante è sprovvisto di segnaletica verticale il sindaco risponde: «È vero, ma presto ci sarà. Parlando di un’opera aspettata per tantissimo tempo penso che la mancanza di un cartello rappresenti uno scoglio abbastanza superabile».
La variante sin dal primo giorno ha quindi dato il suo decisivo contributo alla viabilità della valle, tanto è stato fatto ma altro c’è da fare; come spiegato da Pierobon il mese prossimo sarà sottoscritto un accordo con RFI e gli altri Comuni interessati dall’Arcisate – Stabio e le opere mitigative collegate. Per Arcisate sarà tradotto in una bretella che dalla rotonda del Barantello bypassa la stazione di Brenno e si collega direttamente a via XXIV Maggio in direzione Viggiù. Costo stimato dei lavori: 800 mila euro. «Toglierà il traffico frontaliero dalla frazione di Brenno –termina Pierobon- e completerà la viabilità della zona». L’impegno di RFI per portare a termine quest’opera è previsto per il 30 settembre 2016.