ARCISATE – Fine dei giochi. L’amministrazione di Arcisate del sindaco Gianluca Cavalluzzi, al suo secondo mandato, è caduta oggi dopo una serie di guai e dissidi dentro e fuori dal municipio culminata con le dimissioni di alcuni consiglieri di maggioranza contestuali e, a quanto pare concordate, con gli esponenti di minoranza Maurizio Montalbetti, Emanuela Sardella, Giovanni Mina e Daniele Pierobon. Naturale a questo punto lo scioglimento del Consiglio comunale e l’indizione di nuove elezioni.
I rappresentanti dell’opposizione con lo “scalpo” di Cavalluzzi in mano vanno giù duri: “Si pone fine ad una delle peggiori esperienze amministrative di Arcisate, rappresentato da persone, in particolare Sindaco e Vicesindaco, che, come sempre ribadito dal gruppo di minoranza ‘Riaccendiamo Arcisate’, non hanno la capacità di gestire l’ente e che stavano portando a un collasso interno della struttura Comunale, con un conseguente blocco assoluto di ogni tipo di attività utile per la comunità”.
“Le critiche mosse nei confronti della ‘gestione Cavalluzzi’ e le serie preoccupazioni espresse dal gruppo di minoranza – prosegue la nota diramata in serata -, non sono quindi invenzioni o illazioni gratuite, come sostenuto in diverse denunce sporte nei nostri confronti, ma hanno trovato riscontro e conferma anche all’interno di buona parte dei consiglieri di maggioranza che hanno saggiamente ritenuto opportuno permettere ai cittadini di tornare a votare per eleggere rappresentati migliori e più capaci, nella consapevolezza che amministrare un Comune non si limita a organizzare feste o a fare il volontario, solo per farsi notare”.
“Se per la minoranza è più facile criticare, lamentarsi e dimettersi – affermano i consiglieri – , ci sentiamo di ringraziare sinceramente e sottolineare il coraggio della scelta compiuta dai dimissionari della maggioranza che hanno dimostrato di avere a cuore il bene di Arcisate e non l’interesse personale di preservare un ruolo, una carica, una delega, una visibilità o una indennità economica”.